In quest'articolo:
- Perché ovunque vince la destra;
- Perché le donne italiane e russe fanno pochi figli;
- La Russia è davvero un Paese di donne tradizionali?
- Come rilanciare la natalità.
PERCHE' OVUNQUE VINCE LA DESTRA
Bentornati sul mio blog amici! Sono stata assente per quasi un anno, un anno in cui ho raccolto altre e nuove informazioni su Italia e Russia. Un anno in cui le destre sono tornate alla ribalta nel mondo, scardinando tutti i pronostici dei "razionalisti" e coronate dalla vittoria, negli Stati Uniti, del presidente Donald Trump.
Come tutti sappiamo, le destre hanno vinto, o sono cresciute un po' ovunque, battendo molto il martello sul tema dei valori tradizionali, soprattutto in ambito familiare.
Uno dei temi cardine delle loro campagne elettorali è stato il rimpiazzo demografico dei nativi europei e americani, che si riproducono sempre meno, ad opera di stranieri, spesso appartenenti a culture e religioni completamente aliene a quelle europee: un flusso costante che rischia di stravolgere il volto e la cultura dell'Europa e di altri Paesi bianchi.
I partiti di destra hanno inserito tutti, in agenda, obbiettivi da raggiungere quali: ridurre l'afflusso di immigrati clandestini, soprattutto se - sottinteso - non sono bianchi e cristiani; rilanciare i valori familiari tradizionali e quindi la fertilità delle donne bianche e cristiane, al fine di mantenere invariata la composizione etnica dei Paesi soggetti all'immigrazione. Contrastare il femminismo estremo e le correnti LGBTQ che intendono dare il colpo di scure finale ai ruoli di genere tradizionali.
Piaccia o meno alla sinistra, a quanto pare molti elettori - me inclusa onestamente - sono molto più attratti da questi punti della destra rispetto all'implementazione dei diritti delle minoranze etniche e sessuali (Black Lives Matter, MeToo), ai diritti delle persone LGBTQIA+ e alla diffusione del wokismo. Tuttavia, da quanto noto, alcuni adepti della sinistra europea non hanno ancora capito e assimilato il fascino e la portata che questi temi esercitano sull'opinione pubblica, e quindi si contorcono nella loro stessa bile non comprendendo come abbiano fatto a vincere politici come Trump, Fico, Orban o Meloni.
Io credo che non si tratti di una moda passeggera, ma di una reazione che decreterà un cambiamento culturale di lunga durata. La gente, parliamoci chiaro, semplicemente non ne può più di vedere il proprio mondo tradizionale, classico, demolito sotto le follie della sinistra culturale.
PERCHE' LE DONNE ITALIANE E RUSSE FANNO POCHI FIGLI
Non potendo analizzare ogni singolo Paese caso per caso, dato che sarebbe un lavoraccio monumentale, mi limiterò a parlare qui di Russia e Italia, due Paesi che hanno votato o che sono comunque governati dalla Destra e che hanno in agenda la promozione della famiglia tradizionale.
Sorprendentemente sono anche Paesi in cui la demografia dei nativi - russi slavi e italiani - va inesorabilmente a picco anno dopo anno.
Il motivo è semplice. Mentre molti affermano che il motivo della denatalità non sarebbe tanto economico, giacché in Paesi ancora più poveri ma molto religiosi si fanno più figli, il motivo è proprio economico, ma non nella maniera che pensano molti analisti.
L'Unione Sovietica da una parte e l'Italia post-fascista, democratica ed europea dall'altra hanno emancipato le donne, e non intendo solo economicamente, perché infatti sia in Russia che in Italia ci sono anche ampie fasce di donne povere o a reddito medio-basso, quanto culturalmente.
Le donne russe e italiane, come molte altre donne europee, sono consapevoli di loro stesse e di come funziona il mondo, hanno capito che il lavoro di madre è molto più faticoso di un blando lavoretto in ufficio o in negozio e, soprattutto, capiscono che il lavoro di madre non viene retribuito in quanto tale.
Inoltre le donne russe e italiane comprendono che, più eredi si hanno, più l'eredità familiare si disperde. In altre parole spesso preferiscono avere un solo figlio o due (il terzo spesso è un gemello, un figlio scappato o si tratta di una famiglia benestante) in età sempre più tarda - il caso italiano poi è da record, con un altissimo numero di primipare quarantenni o quasi - ma questi figli verranno dotati di una qualche eredità, piuttosto che avere 5 figli poveri e senza nessuna eredità.
Questo perché la vita è diventata costosa. Per trovare un lavoro occorre spesso andare all'università o apprendere mestieri specifici che richiedono una lunga e costosa formazione. Acquistare casa da zero è fuori portata per molte persone fino ad almeno la mezza età. Mancano case popolari, gli stipendi bastano solo per sopravvivere.
Quindi molte donne italiane e russe, in assenza di un vero stato sociale e in assenza di una retribuzione per il lavoro domestico, preferiscono trovare un lavoro pagato extradomestico e non mettere al mondo una caterva di figli difficili da gestire e destinati alla povertà.
Infine debbo citare la diffusione dei contraccettivi praticamente ovunque nel mondo laico, l'uso dei quali, assieme all'aborto, non viene più stigmatizzato. Le donne sono attrezzate per evitare le gravidanze e questo rientra nella strategia di pianificazione familiare, che nel mondo occidentale incominciò negli Stati Uniti a partire dagli anni '50, col rilascio delle prime pillole anticoncezionali e dei profilattici sul mercato in epoca, però, di baby boom, quando semmai i governi avevano urgenza di controllare le nascite e rallentarle, in vista di enormi carestie a livello planetario, per altro scongiurate grazie ad un progresso tecnologico mai visto prima nella storia umana.
Tutto ciò ha svincolato l'amore dalla riproduzione.
LA RUSSIA E' DAVVERO UN PAESE DI DONNE TRADIZIONALI?
A lungo l'Unione Sovietica esercitò un certo fascino sulle donne di sinistra proprio per le sue posizioni femministe. Tuttavia il crollo del sistema comunista e del welfare state socialista, unito a politiche liberiste e alla diffusione, ormai pienamente avvenuta, di femminismo e pianificazione familiare, fece rapidamente crollare la fertilità delle donne bianche, dopo un periodo di ripresa praticamente ovunque nel dopoguerra.
Intorno al 2000 salì al potere Putin, che abbracciò una retorica valoriale di destra e iniziò a promuovere la Russia come un Paese di donne tradizionali, orientate alla famiglia e per nulla carrieriste. Tuttavia, nonostante la propaganda, Mosca è una città paragonabile a Londra o New York, con donne che lavorano e hanno talvolta prestigiose carriere. Il tasso di divorzi in Russia è altissimo, mentre quello degli aborti è un po' sceso, ma resta pur sempre elevato. La crescita demografica, quando esiste, è spesso basata sulle minoranze etniche musulmane del Caucaso o su popolazioni native siberiane con un livello di istruzione e auto-consapevolezza più basso rispetto ai russi delle grandi città.
Questo potrebbe deludere gli uomini occidentali di destra che si recano in Russia nella speranza di trovare una potenziale moglie perfetta, che cucini e che gli dia quattro o cinque figli.
Immagini come questa...
sono fuorvianti, perché le donne russe, quando indossano capi tradizionali, lo fanno più per moda che per uno scopo ideologico. La stragrande maggioranza delle donne di Mosca e di altre città russe hanno un tasso di fertilità basso, che non accenna a salire. Molte di loro vanno all'università e, successivamente, lavora. Ci sono moltissime donne single nelle città russe, spesso divorziate senza figli, che vivono da sole e cambiano impiego. In altre parole, almeno in questo senso sono molto più simili alle donne occidentali di quanto si pensi.
Putin non racconta la realtà, Putin scrive un libro di mitologia sulla Russia come vorrebbe che lui fosse. In questa Russia le donne russe sono patriottiche, tradizionali e hanno tutte almeno tre figli, ma dieci figli sarebbero decisamente meglio.
Il punto è che le russe provengono da 70'anni di comunismo e occorrerà moltissimo tempo per riconvertirle, a meno che il Cremlino non inizi a elargire così tanti soldi sotto forma di assegni familiari, bonus e benefit che alle donne converrà avere una vasta figliolanza anziché una carriera.
COME RILANCIARE LA NATALITA'
Sicuramente promuovere la famiglia tradizionale nei meme (che ormai hanno sostituito i vecchi pamphlet politici), nei film, nella letteratura e nei media aiuta, ma non è sufficiente. La pianificazione familiare è andata così oltre che ormai occorre dare incentivi economici alle donne, in altre parole pagarle per farle restare a casa a fare le madri e farle apparire così come donne di successo (economicamente e non solo moralmente).
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