Essere un uomo dell'est è dura. Il racconto di Petro.

 

Innanzitutto mi scuso con i miei lettori: avevo promesso loro che non avrei mai censurato i commenti al blog, ma stamattina mi sono trovata a doverlo fare, in quanto è sbucata fuori una persona molto maleducata che ha spammato molti commenti vuoti di contenuto (solo insulti, senza argomentazioni) e slogan razzisti non argomentati. Insomma, una persona ha sclerato in maniera molto ridicola e sono dovuta intervenire. Purtroppo le persone che agiscono di solo impulso, senza usare il cervello, sono pericolose e rovinano le discussioni. Ad ogni modo cercherò di limitare la censura il più possibile.

Ma adesso torniamo a noi. 

Ho intervistato due persone. Un uomo di Kiev di nome Petro, il quale è ucraino ma ha anche origini moldave, e una donna russa di Samara. L'intervista più interessante è stata quella a Petro, che fa eco in un certo senso a quella della donna russa.

ESSERE UN UOMO DELL'EST È DURA

La prima a parlare è la russa Tatyana, la quale mi dice di aver lasciato suo marito italiano ed essere in procinto di sposarsi con uno slavo. <<La mentalità dei nostri uomini è molto diversa. I nostri uomini non piangono mai. >> Mi dice. << Nemmeno ai funerali. Al massimo ad un funerale può scorrere loro qualche lacrima, ma non li vedrai mai disperarsi. >>.

Tatyana ha provato il sensibile uomo latino, ma alla fine è tornata al proprio "gregge". Mi domando, però, come sia per un uomo dell'Est essere un uomo dell'Est, ed ecco che sbuca fuori Petro. 

<<Essere un uomo in un paese dalla mentalità post sovietica non è affatto semplice. Qui le donne cercano uomini duri, dall'assetto militare, in buona salute e buona forma fisica, tosti. Io ho problemi di salute e questo mi causa molti complessi.>> Mi dice, con una schiettezza disarmante. 

Le parole di Petro sembrano contraddire quanto raccontato dagli italiani, che dicono che in Ucraina anche un uomo considerato brutto in Italia acchiappa, che le donne ucraine non badano molto alla bellezza maschile, e che l'eleganza degli italiani, a contrasto con la rozzezza degli uomini ucraini e dei russi, facilita l'acchiappo. In realtà gli uomini ucraini e russi sono così perché le loro donne li vogliono così, altrimenti educherebbero i figli maschi in maniera diversa. È vero che non tutte le donne russe o ucraine amano il tipo di uomo "russo", ma la maggior parte vuole proprio quello, altrimenti gli uomini di lì cambierebbero per una sorta di legge del mercato.

Avendo poi amiche ucraine e russe, sento spesso i complimenti che fanno ai bimbi maschi:<< Bravo, cosacchino! >> ("Kozàk" è un complimento, significa qualcosa tipo "maschietto figo", ma sappiamo che i cosacchi erano una casta guerriera) << Sii tosto, se ti menano ridagliele! >>. Ricordo un passo di Tacito in cui le donne germaniche erano descritte come donne che, durante le battaglie, se ne stavano nelle retrovie ad aizzare i propri uomini a combattere meglio. Ecco, secondo me le donne russe sono cugine di quelle germaniche. 

Ora che ci penso non conosco nessuna donna ucraina o russa che mi abbia espressamente detto di volere un uomo SENSIBILE o SENTIMENTALE, anzi, tutte le mie amiche russe e ucraine mi hanno detto di volere l'uomo TOSTO, DURO, anche se poi sembrano quasi provare gusto a sfidare questo tipo di uomo duro, mostrandosi ancora più dure.

In altre parole la donna russa è proprio la controparte perfetta dell'uomo russo. Sono culo e camicia, per dirla all'italiana e devono stare insieme nel 90% dei casi. Anche perché, se pensate che la donna russa sia sottomessa solo perché ama l'uomo macho, prenderete molte ma molte cantonate. 

In realtà, se esiste uomini SENSIBILI, deboli (nel senso che ricusate la violenza e amate la dolce vita) allora vi va bene proprio la donna latina, italiana o francese in primis.

Faccio notare a Petro che lui magari ha complessi sul suo stato fisico, ma altri suoi connazionali avevano complessi sul loro stato finanziario. Infatti, oltre a dover avere un fisico atletico, da soldato, a non piangere mai e ad essere dei piccoli Hulk, gli uomini russi dovrebbero anche avere la moneta ed essere generosi, secondo le richieste delle donne russe e ucraine. Petro mi risponde in maniera redpillati:<< Evidentemente questi uomini, pure se con pochi soldi, avevano in bel fisico ed erano sexy. >> Alla faccia che in ex URSS l'estetica non conta!

C'è da dire che Petro, con tutti i suoi problemi fisici, è riuscito pur sempre a sposarsi due volte in Ucraina, ma non significa che gli sia sempre andata bene. La prima moglie è fuggita con un italiano arrogante, finendo per altro in una sperduta regione del profondo sud (ma come ca**o si fa a lasciare Kiev per trasferirsi in sud Italia?). Non sappiamo se poi si sia pentita, perché lui l'ha mandata al diavolo, si è risposato e adesso ha un figlio. Però mi confessa una cosa : << Non mi piace la mentalità delle donne post-sovietiche. Infatti in passato ho provato ad avere relazioni con donne slovacche, ceche o anche austriache, le volevo europee. Però mi sono reso conto che la distanza era una problema. >> Adesso Petro vive con il dubbio costante che la nuova moglie voglia farsi un tipo più affisicato, un vero macho guerresco come il tizio in foto. Provo a fargli notare che, se lei ha scelto lui, significa che lo ama, e, se l'ha sposato, ha anche promesso di stargli vicino in salute e malattia. Ma mentre gli invio il messaggio, mi viene in mente la sua prima moglie bastarda e ho dubbi pure io su quello che scrivo. Gli chiedo se è vero che alle donne ucraine interessano i soldi e gli racconto di una mia amica che aveva una badante ucraina di 40'anni, e questa ad un certo punto è scappata con un vecchio di ottant'anni. 

Petro prosegue. << Esistono vari tipi di donne. >> Infatti, ricordiamolo, parliamo di un paese con 40 milioni di abitanti, quindi non sono tutte uguali e anche la loro società ha vari "tipi umani" (o casi umani). Così Petro mi spiega che anche  in Ucraina esiste il prototipo della tamarrona. La tipica tamarra ucraina è una tipa di campagna, abituata ad avere grossomodo nulla. Non avendo niente da perdere, si butta con chiunque, soprattutto se ha un po' di cash. 

Ora che ci penso, infatti, conosco varie ucraine di campagna (attenzione, spesso queste, quando si presentano, non dicono di essere di campagna, bensì della città a loro più vicina) e sono proprio le classiche furbette fissate con quelli coi soldi. Poi ci sono le ucraine di città che invece sono molto più snob e pretenziose.

Le tamarre di campagna sono materia di barzelletta anche fra gli stessi ucraini. Ad esempio un uomo di L'viv mi racconta come, all'università, tutti gli uomini di città ci provassero con le studentesse di campagna, in quanto considerate più disperate e fessacchiotte. In altre parole sono "le immigrate ucraine dentro la stessa Ucraina". 

La cosa interessante è che gli uomini italiani, su siti come Gnoccatravel, non consigliano, ai loro connazionali, di cercare la fidanzata a Kiev, a L'viv, a Odessa ecc., ma di puntare proprio ai paesini e alle campagne, dove povertà, alcolismo e ignoranza abbondano. Contenti loro... Però poi, sul lungo periodo, emergeranno i problemi. Fate conto che è come se steste andando a pescar moglie nelle campagne casertane, il fatto che siano tendenzialmente bionde e parlino ucraino non significa che non possano essere tamarrone.

Diverso invece il discorso per gli ucraini di città, molto più colti e con i neuroni connessi, ma molto meno propensi a svendersi e, soprattutto, meno ossessionati dai soldi (anche perché in molte città ucraine è ormai possibile guadagnare decentemente).

AGGIORNAMENTO DA PETRO DEL 01/07/2022

Siamo al quinto mese di guerra (vaffancul* a Putin), Petro è ancora vivo dato che vive all'estero. L'ultima volta che ci ho parlato mi ha spiegato che la prima moglie è fuggita con l'italiano dicendo che voleva viaggiare e il passaporto ucraino non permetteva di andare da nessuna parte, invece con passaporto UE poteva andare ovunque. Non sappiamo dove si trovi lei ora, ma immagino la sua faccia due volte: la prima quando l'Ucraina ha liberalizzato i visti turistici e quindi gli ucraini hanno iniziato a poter viaggiare col solo passaporto biometrico, e la seconda allo scoppio della guerra, quando l'Ucraina ha consentito alle donne di lasciare il Paese per rifugiarsi in UE. Cioè sta donna ha lasciato Petro e ha dato il cul* per niente, bastava aspettare altri 2-3 anni e avrebbe potuto viaggiare lo stesso. Per Petro mi dispiace, ma in fondo la vita non gli gira male. Vedo le sue foto, il figlio cresce, la seconda moglie pare che stia ancora con lui, è ingrassato ulteriormente e continua a postare frasi filosofiche depressive, ma tutto sommato non gli sta girando male. Sono contenta per lui, dai.