Il degrado post-sovietico e il nuovo conservatorismo

Tempo fa intervistai una donna di Kiev, una tale Elena M., e le chiesi di spiegarmi un po' la mentalità delle donne ucraine in merito al rapporto uomo-donna. Elena è, secondo me, una donna molto intelligente e prendo per buona la sua spiegazione, per di più, essendo sulla 40-50ina, è una che il comunismo lo ha vissuto per davvero.
Le rivolsi queste domande perché mi risultava, da donna occidentale, davvero difficile comprendere come mai tante donne ucraine avessero un pensiero così tradizionalista.

Io: << L'Unione Sovietica aveva concesso molti diritti alle donne. Le donne sovietiche erano emancipate.  Lavoravano, erano economicamente indipendenti, avevano diritto al divorzio, vi era parità salariale, nidi statali, ecc. In pratica avevano quello per il quale noi donne occidentali ci siamo battute e continuiamo a batterci. Perché dunque non ti piace il modello sovietico? >>

E. << La famiglia sovietica... Ti prego, non prenderla MAI come modello! Nella famiglia sovietica la donna lavorava fuori casa 8 ore al giorno, dunque correva a casa a fare le faccende, poi si metteva in coda per la spesa. E, nonostante facesse tutte queste cose, l'uomo sovietico poteva ottenere il divorzio in trenta minuti. Non appena si innamorava di un'altra divorziava. Poi girava tanto alcool... >>

Immagine correlataSu questa risposta ho meditato a lungo e, posso dirlo, la risposta di Elena mi ha cambiata radicalmente per sempre. Ora io vedo il futuro delle donne occidentali diversamente da prima.
Cosa stanno domandando le donne occidentali, fra cui anche le donne italiane? Diritto al lavoro (giusto), diritto al divorzio rapido (giusto), equa ripartizione del carico domestico (giusto). Sommiamo però le tre cose insieme-> sebbene io non veda nessun contro nel fatto che l'uomo aiuti in casa con i compiti più banali (caricare la lavatrice, fare i piatti e ogni tanto stirare e rifare il letto), le altre due cose mi lasciano perplessa. Da una parte la donna vuole emanciparsi economicamente, dall'altra vuole ottenere il divorzio breve. 

Ho chiesto a Ivan, un uomo ucraino sui 45 anni, cosa pensa del ruolo della donna e perché mai un uomo dovrebbe preferire una donna tradizionale (lavorativamente improduttiva) ad una sovietica o comunque emancipata.

I. << A noi uomini va bene se la donna si occupa della casa e dei figli. Ci sentiamo più coperti su quel fronte e abbiamo più tempo e serenità per lavorare. La donna che lavora spesso è assente in famiglia. Io preferisco che mio figlio sia cresciuto da mia moglie.  >>

Elena: << In Unione Sovietica spesso le donne non avevano nemmeno il tempo materiale per stare con i propri figli. >>

Le voci di Ivan ed Elena, in pratica, si intrecciano e si assecondano. Chiedo ad Ivan cosa ne pensa delle donne emancipate e perché gli uomini sovietici divorziassero così facilmente.

<< Vi era la cultura del divorzio. Le donne, proprio perché guadagnavano, non avevano bisogno di un uomo dal punto di vista materiale. Quindi noi uomini ci sentivamo deresponsabilizzati. Inoltre da noi per gli uomini non è un problema risposarsi con una donna che ha già dei figli. Quindi, insomma, finito l'amore ognuno per la sua strada. Spesso si risposavano entrambi. >>

Io: << Però molti figli conoscono a stento i padri biologici... >>

Ivan: << Sì, ma spesso erano anche le donne stesse a non volere più l'ex marito fra i piedi.>>

Elena non è d'accordo. Lei parte in quarta sul mantenimento.

<< Le donne sovietiche non avevano diritto al mantenimento da parte dell'ex marito. Questi doveva versare solo gli alimenti per i figli e spesso manco quelli versava, e in ogni caso erano irrisori. >>

IL DEGRADO POST-SOVIETICO

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Ragazzi di strada e droga, Ucraina
Ma, per i "sovietici", le disgrazie non finirono con l'Unione Sovietica. Quando essa crollò, molte fabbriche chiusero di colpo. Miliardi di risparmi furono bruciati. Tantissime famiglie si ritrovarono senza lavoro e senza risparmi. Anche tante donne che all'epoca erano single o madri divorziate. Forse avrete sentito parlare del "degrado post-sovietico". Cosa si intende? Si intende il degrado morale ed economico che seguì al crollo dell'URSS e che coinvolse anche i paesi satelliti, come per esempio la Polonia e la Romania.


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Bambini dei tombini, Romania
Fra le persone che rimasero "al verde" ci furono appunto madri divorziate ma anche le famiglie numerose, che erano state sostenute dai precedenti governi, soprattutto in Romania. 

Le famiglie numerose avevano diritto a case più grandi... Case che non videro mai. Al contrario, molti bambini e ragazzi finirono per strada, in istituti o si diedero all'avventura dove e come poterono, anche in Occidente. I padri di famiglia, disperati, spesso crollarono moralmente. In quell'epoca aumentarono le morti per infarto, suicidio, tossicodipendenza e alcol. 

COSA CERCA UNA DONNA RUSSA O UCRAINA IN UN UOMO?

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Russia - anni '90
Sicurezza, affidabilità, mascolinità. Conoscendo la loro cultura comprendo il significato di queste parole. Alle donne ucraine interessa poco l'emancipazione, anzi, per molte di loro poter vivere una serena vita da casalinghe, con un uomo che porta regolarmente a casa uno stipendio medio occidentale in una casa con due-tre camere da letto è un sogno. Comunque, non tutte vogliono essere casalinghe. Però non sono accanitamente femministe, dato che hanno avuto e in parte hanno ancora "altri problemi" - come dice Ivan - più seri. 


PERCHE', ALLORA, MI PIACCIONO GLI UOMINI DELL'EST, E, IN PARTICOLARE, I POST-SOVIETICI?

Sembrerebbe a questo punto assurdo che una donna occidentale possa liberamente scegliere un uomo post-sovietico. In realtà io non amo il post-sovietico degradato, ma colui che, nonostante tutto ciò che ha passato, è uscito intatto. Un uomo così non verrà spaventato mai più da nulla. Inoltre, la cultura tradizionale ucraina non ha nulla a che vedere col degrado post-sovietico. 
Essendo stata ospitata da famiglie ucraine posso dire che, a parte alcune eccezioni, la maggior parte delle persone è squisita. In una vera casa ucraina non manca mai cibo in tavola. Nelle famiglie non mancano quasi mai i bambini. Inoltre gli ucraini sanno tenere bene le case e riescono a creare un'atmosfera accogliente - ovviamente molto dipende anche dal ceto sociale e, appunto, dal fatto se la donna lavora o no. Nella cultura ucraina tradizionale, inoltre, è l'uomo che deve sobbarcarsi tutte le spese.

<< Quasi tutte le mie cugine su a Chernovzi sono casalinghe >> mi dice una donna di nome Dar'ja. Anche Ivan ha molte cugine casalinghe. 

<< Invece io, in Italia, lavoro, vivo in un minuscolo appartamento di merda che quando torno a Chernovzi mi vergogno vedendo le case dei miei cugini... E in più ho mantenuto per cinque anni un italiano. Capisci tu? Io, immigrata, con un umile lavoro e due figli, ho dovuto anche campare un uomo adulto. Da noi è il contrario, dovrebbe essere l'uomo a sfamare la famiglia. >>

<< Io ho sposato un arabo. >> Dice una certa Valentina. << E' molto bravo, non è il classico integralista. E' praticamente ateo. Però sono più i mesi che non lavora che quelli che lavora. Abbiamo tre figli e devo lavorare io. >>








Commenti

  1. Le donne non possono essere MAI libere...sono sempre nel certo senso come i beni-i tesori degli uomini. Questo puo' sembrare molto primitivo, magari scandaloso. Le culture che hanno dato molta liberta alle donne erano e sono gia' in certo declino (degrado)- p.e. L'Unione sovietica. Poi esistono i paesi come Norvegia, dove le donne hanno molti diritti, sono "libere" ma paradosalmente nel questo paese non esiste una liberta' vera. La liberta' grande per le donne significa schiavitu' per tutti i tutte!

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    1. E' abbastanza vero. Penso che l'esempio sovietico andrebbe inserito nel discorso femminista. Un altro esempio sono le cinesi. Saranno pure libere, ma io ne conosco una (tosta), imprenditrice e dipendente e mamma di 3 figli. Lavora minimo 12 ore al giorno e non ha visto i figli per anni, li ha mandati in Cina dalla donna quando erano neonati e sono tornati in Italia intorno agli 8 anni. Se questa è libertà...

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    2. *in Cina dalla nonna. Fa tipo 2-3 lavori. Ora ha messo a lavorare anche i figli, avranno circa 12, 15 e 16 anni. Però è tosta, anche se su altri fronti, tipo la medicina, mi sembra abbastanza ignorante.

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    3. Molte culture non vogliono riconoscere, che la professione fondamentale delle donne e' diventare madre. In caso quando una donna fallisce in essere madre (per la colpa di lei) poi non hanno il senso altre cose...
      Per molte le asiate/ gli asiatici sono i soldi come Dio, sono capace di sacrificarsi tutto. Molte donne "sovietice" sono molto libere, lavoranno molto, ma il rapporto coi figli e spesso strano..non dimenticate che il percentuale dei divorzi sono immnesi (45-50%). Poi soffrono naturalmente i bimbi...

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    4. Il numero di divorzi in ex URSS mi lascia sempre perplessa. Praticamente se guardo le persone che conosco veramente 1/2 è divorziata, ma soprattutto parlano del divorzio come di una cosa naturale, diciamo come di una normale fase della vita.

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    5. Tutti vogliamo avere molti diritti..si, va bene. Ma alla fine questi diritti possono portare al declino della sociata. Magari sarebbe stato buono avere un'esperienza con l'islam...

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