La violenza verbale contro le mamme single italiane

 


Torno oggi ad attaccare i siti come Il Redpillatore, Questione Maschile e altri che si accaniscono contro le donne con concetti misogini, e colgo l'occasione per ribadire che, nonostante tutti i suoi difetti, la Russia ha già fatto chiudere siti analoghi in lingua russa, in quanto misogini e istigatori di odio contro le donne e quindi pericolosi per le donne: mi domando perché l'Italia, con tutta la sua democrazia e par-conditio, non faccia altrettanto.

Il concetto contro il quale mi scaglio oggi è che, secondo i disagiati su questi siti maschili, in Italia le donne hanno troppo potere sessuale e sociale e molte donne approfittano delle leggi sul divorzio per ridurre al lastrico "poveri brav'uomini innocenti", ai quali tocca sganciare gli alimenti per i figli e talvolta un assegno di mantenimento alla ex moglie. 

Gli uomini italiani, secondo le loro parole, sono cronologicamente prima vittime di una spietata selezione da parte delle megere "vaginomunite" (espressione usata da loro), che scelgono i partner secondo le regole non scritte dell'ipergamia femminile, dopodiché verrebbero anche spolpati da queste arpie che, al primo capriccio, chiedono la separazione.

 Per chi, fortuna sua, non è familiare col concetto (allucinante) di ipergamia femminile, lo riassumo qui di seguito: secondo questi disagiati, le donne scelgono gli uomini in base solamente a due o tre criteri: estetica, soldi e status. A detta loro, il carattere, la simpatia, l'affidabilità e la personalità degli uomini giocano un ruolo irrilevante nei criteri di selezione delle donne. Figurarsi se concepiscono anche solo lontanamente discorsi più complessi come la vulnerabilità, l'autostima e la fortuna stessa di queste donne. Faccio un esempio, per capirci: una donna potrebbe scegliere male il partner solo perché, in quel momento, si trova in condizioni di vulnerabilità economica o psicologica (pensiamo al personaggio di Fosca del film "Viaggi di Nozze" di Verdone) e tende ad ignorare, assolutamente non in malafede, i campanelli d'allarme sotto il suo naso, oppure, semplicemente, non le capita niente di meglio e sceglie quello che le sembra essere il meglio o, almeno, il meno peggio, pensando sinceramente che non troverà di meglio (e forse è vero che non lo troverà, dato che i buoni sono pochi e la merce difettosa è tanta, e non si parla qui di bellezza e soldi). 

Le donne, su quei siti, vengono fatte passare per fredde calcolatrici che intortano uomini migliori di loro, superiori ad esse o per bellezza o per soldi o per status o per tutti e tre, sapendo che, se le cose dovessero andare male, potrebbero sempre ottenere qualcosa da un bel divorzio. Ci sarebbero poi quelle così brutte da non potersi permettere un ragazzo carino e benestante, le quali, arrivate ai 35 anni e temendo di restare senza figli, si gettano sul beta-provider, ossia un uomo che non piace loro veramente, ma risulta abbastanza affidabile per garantire loro una famiglia stabile. Tuttavia, poiché quest'uomo non è quello che hanno sempre sognato, non ne sono davvero innamorate e non lo rispettano, anzi, alla lunga probabilmente lo maltratteranno e cornificheranno anche, mentre lui (la vittima, nel loro racconto fantasy) deve passare la vita come un mulo da soma per accontentare la cozza che ha a casa. 

Purtroppo la realtà italiana non è affatto così. L'Italia è ancora un Paese con una cultura di fondo fortemente maschilista, e lo dico da donna sposata con un est europeo. Neppure in est Europa (area russofona) ho mai rinvenuto una mentalità così misogina e svantaggiata per le donne. Se non altro in Est Europa agli uomini vengono riconosciuti specifici doveri da assolvere, in un contesto per altro molto più duro e brutale di quello italiano. Ad esempio, porto il caso dell'Ucraina, gli uomini non possono lasciare il Paese e possono essere richiamati dall'esercito. 

A supporto delle mie teorie, oggi parlerò del modo in cui vengono trattate le madri single in Italia: sui forum maschili vengono sempre bistrattate e descritte come delle appestate dalle quali tenersi alla larga. Forum come Il Redpillatore le descrivono come donne ex libertine che, una volta accasate, non sanno gestire il rapporto con l'altro sesso, oppure come donne che non sanno scegliere il compagno e si mettono con avanzi di galera, perché si basano su istinti momentanei. Il concetto di fondo è, comunque, che le donne sono troppo stupide per scegliere bene oppure sono semplicemente delle sgualdrine. Roba da 1600! Non prendono neanche un attimo in considerazione l'ipotesi che siano gli uomini a non saper gestire le relazioni e le responsabilità, né che alcuni uomini, inizialmente, si mostrano in un modo, ma da sposati si rivelano diversi o che, addirittura, nascondano vite parallele e nessuna donna ha la sfera di cristallo. Però, ovviamente, quando le cose vanno male ad un uomo non dicono mai che gli uomini sono troppo stupidi per scegliere bene e che spesso scelgono solo sulla base estetica o economica senza tener conto della personalità della partner. No. Gli uomini sono sempre vittime. 

Per capire cosa succede veramente in molte coppie che scoppiano anche in momenti abbastanza drammatici, sono andata a leggermi una chat di donne incinte o che avevano partorito da poco e che si sono ritrovate psingle, per comprendere cosa sia successo ad alcune nostre connazionali durante la gravidanza, che le ha portate a ritrovarsi mamme single. Ebbene, quello che ho letto contraddice perfettamente i racconti fantasiosi del Redpillatore (ma, ripeto, questo non è l'unico sito con contenuti misogini). Vi riporto alcune storie. Poiché si tratta di una chat anonima, i nomi delle protagoniste erano celati da dei nick-name, per cui i nomi che riporterò io qui non sono reali, ma le storie purtroppo lo sono.

Angela, ad esempio, scrive di essersi separata al secondo mese di gravidanza dopo che il suo compagno l'ha picchiata e l'ha spedita in ospedale. Racconta che lui non si era mai dimostrato così prima che lei restasse incinta e che il figlio lo avevano voluto insieme, però, una volta rimasta incinta, lui è, guarda caso, improvvisamente cambiato. Ha iniziato ad essere verbalmente violento con lei e ha cominciato ad imporle di non uscire di casa, per poi alzare l'asticella e arrivare addirittura a picchiarla (da gravida!). Dopo gli accertamenti ospedalieri, all'uomo è stato imposto dalle autorità un divieto di avvicinamento alla donna, ma ahimè sappiamo che non sempre questi divieti vengono rispettati. Auguro ad Angela (che oggi dovrebbe trovarsi all'ottavo mese) un futuro radioso e tanta fortuna. 

Non è andata meglio a Luana, che racconta la sua storia. Nel suo caso il compagno aveva il vizio di usare alcool e droghe leggere. Questo vizio, a onor del vero, era presente anche prima che lei restasse incinta, ma in forma molto più blanda. Dopo il test positivo, scrive lei, l'uomo ha iniziato ad andare al bar e rientrare a casa ubriaco molto più spesso, oltre al fatto che era arrivato a spendere cifre ragguardevoli (lei parla di 100-150€ a serata). Alle lamentele della povera donna, lui rispondeva seccato che è proprio perché lei "rompe le scatole" che lui va al bar e che, in ogni caso, il bar è pieno di uomini sposati e con figli che fanno uguale (bella roba!). Insomma, questa povera donna dovrebbe subire la solitudine e il danno economico in silenzio, perché per lui trovare un altro hobby o stare accanto alla compagna incinta è chiedere troppo!

Vi è poi il caso di Mara, che invece ha scoperto, sempre durante la dolce attesa, che il marito navigava sui siti di escort e controllava quali ci fossero nelle vicinanze. Alle domande della donna lui si è addirittura arrabbiato per essere stato spiato e ha affermato che controllava le offerte solo per curiosità, e ha minacciato la donna di andarsene di casa a causa della sua pesantezza. Certo, anche io per curiosità ogni tanto guardo le offerte di Acqua&Sapone, ma stranamente non mi è mai venuto in mente di controllare le tariffe dei gigolò nei dintorni. Sempre stranamente, Mara afferma di aver trovato dei graffi lungo la schiena dell'uomo, e sembravano graffi femminili.

Per finire, riporto il caso di Giulia, che forse è il caso più grave. La ragazza, di soli vent'anni, scrive che era fidanzata col suo ragazzo già da due anni quando è rimasta incinta, per cui pensava di essere in una relazione consolidata, ma, alla notizia del positivo, lui ha reagito malissimo. Le ha urlato contro di non dire a nessuno che lui era il padre del bambino e l'ha persino minacciata di uccidere lei e il bambino se lei lo avesse denunciato o avesse rivelato chi era il padre. Ha dunque proceduto all'abbandono della giovane donna e del figlio. Giulia sospetta di essere stata per due anni con una persona che aveva una doppia vita, probabilmente l'uomo aveva già una famiglia e temeva le conseguenze socio-economiche delle sue azioni. Cosa accomuna gli uomini di queste quattro storie? Secondo me che sono tutti e quattro immaturi e tendono a scaricare sugli altri (sulle donne in questo caso) le conseguenze delle loro azioni irresponsabili. Non sono una psicologa, ma tengo a pensare che questi quattro soggetti siano cresciuti in famiglie che li hanno iper-protetti, viziati e deresponsabilizzati, che li hanno sempre giustificati insomma. Se così fosse, ci troveremmo di fronte ai classici "mammoni italiani". 

Ma la cosa che mi fa arrabbiare di più è l'ipocrisia degli uomini italiani, che si lodano da soli e sostengono di essere i migliori al mondo. Più di uno mi ha scritto:<<Ringrazia il Cielo che il tuo caro est europeo non ti abbia ancora spaccato una bottiglia in testa. >> Ma io invece ringrazio il Cielo di aver trovato uno straniero e di essermi salvata, perché mi pare - volendo generalizzare come fanno loro - che chi spacchi una bottiglia in testa alla compagna ultimamente sia proprio l'uomo italiano e, in più, vi è tutto intorno a lui un clima ipocrita per cui tante notizie neanche vengono fuori, anzi, si continua a dire che l'italiano medio sia molto legato alla famiglia e abbia chissà quali valori romano-cattolici. Ma va... Di contro, in questi anni ho intervistato molte coppie lei italiana lui dell'est e non ho rinvenuto problemi. Non è che forse ad est non è la violenza ad essere maggiore, ma semplicemente la gente è meno ipocrita, meno vergognosa e parla e denuncia di più?

Eh già, da quanto ho notato ad Est non è sempre semplice parlare di politica, soprattutto nei paesi con una dittatura come la Bielorussia, ma la violenza sulle donne è un tema caldo di cui si parla liberamente. In altre parole, non si può parlare molto di politica, ma si può parlare molto di violenza di genere. Una donna moldava online scrive:<<Una cosa buona dell'Urss era il clima contro la violenza sulle donne. Un uomo sovietico che menava una donna era costretto ai lavori forzati in pubblico, in modo che tutti lo potessero vedere e lui si vergognasse. >>

<<Se un uomo menava una donna in pubblico >> aggiunge mio marito << e un altro uomo lo vedeva, finiva menato in primis dagli altri uomini.>>

E come non ricordare gli uomini bielorussi che, durante le proteste di Minsk, hanno messo le donne al riparo su spalti rialzati e si sono presi le cariche delle berkut? Il commento degli italiani è stato che i bielorussi sono dei cornuti zerbini. Infatti penso che gli italiani si sarebbero nascosti dietro le donne. 

Ad essere vittima di violenza da parte di uomini italianissimi, comunque, non sono solo le donne italiane, ma anche le straniere. Yekaterina, una donna russa nonché mia conoscente, ad esempio, mi ha raccontato di essere stata schiaffeggiata diverse volte dal compagno italiano, in un fase in cui loro due non andavano più d'accordo (a causa delle intromissioni nella coppia da parte dei familiari di lui), litigavano e lei stava pensando di lasciarlo. Lui l'avrebbe anche insultata con frasi come "russa di merd*" e "stracciona" e usato il ricatto economico per tenerla con sé. 

In tutti i casi sopracitati, la più grande paura delle donne, italiane e non, è quella di non riuscire a cavarsela da sole economicamente, ma trovo le slave russofone più orgogliose (Yekaterina, per esempio, alla fine è riuscita a sfanculare l'uomo e ora ne ha un altro). Questa tematica è trattata bene da alcuni melodrammi russi, che parlano proprio di donne, spesso povere, che restano sole a gravidanza iniziata e devono cavarsela da sole. Mi piacerebbe che in Italia si parlasse di più di questo tema, senza scadere nel banale. Ovviamente non tutti gli uomini sono delinquenti e cattivi, tuttavia, laddove esistono situazioni di abuso, bisogna intervenire. Bisogna aiutare le donne a parlare e occorrerebbe censurare o limitare i siti misogini. È importante anche cambiare la mentalità delle persone, degli uomini e anche di molte donne, soprattutto di una certa età, e far capire loro che la colpa dei fallimenti familiari non è sempre delle donne e che non sta scritto da nessuna parte che noi dobbiamo immolarci o martirizzarci per colpa di bamboccioni che le mamme non hanno saputo educare (o piuttosto i padri non hanno saputo educare?). Devo menzionare anche il triste fenomeno delle donne che spalleggiano gli uomini e incolpano a loro volta le altre donne di essere responsabili dei fallimenti familiari. 

Ad esempio, sotto il racconto di Mara non è mancata la solita comare che ha commentato con un:<<Non avresti dovuto spiare il suo telefono, non hai rispettato la sua privacy. >> come se spiare il telefono del partner fosse più grave che cercare e forse frequentare escort in giro, magari spargendo pure malattie sessuali alla compagna incinta. Da tali commenti capisco che molte donne italiane preferiscono ancora insabbiare la testa come degli struzzi anziché scoprire la verità e reagire, a differenza delle russe, che sono molto più triste e orgogliose. Mi chiedo, perciò, quante siano le famiglie che ancora sono unite che sono davvero felici. 

Mentre mi auguro che, in futuro, la mentalità cambi in meglio per le donne, noto invece che, in Italia, vi è semmai un cambiamento in negativo negli ultimi anni. La giurisprudenza è cambiata a sfavore delle donne: negli ultimi anni è diventato più difficile ottenere il mantenimento e la reversibilità per molte donne, l'affido non va quasi più in esclusiva alla madre, la quale, se vuole portare i figli all'estero, magari per cercare un lavoro migliore e sopravvivere meglio senza un uomo, ha bisogno della firma dell'ex marito per far espatriare i figli, ignorando che, nel concreto, tanti ex usano i figli come armi di ricatto e vorrebbero vedere la ex moglie morta, altro che assunta all'estero. E potrei andare avanti. 

La mia soluzione è stata semplicemente quella di non sposare un uomo italiano. Lo so che, sposando uno straniero la legislazione italiana resta la stessa, ma la mentalità che ho trovato in lui è assolutamente diversa. Ad esempio l'ho trovato molto più propenso ad empatizzare per le donne e a non schierarsi a prescindere dalla parte degli uomini, solo perché lui è un uomo. Inoltre ha una mentalità molto più liberal nei confronti delle donne: non l'ho mai sentito giudicare una donna una "facile" solo perché vestita con una minigonna e dei tacchi a spillo, ad esempio. Anzi, lui ha sempre detto:<<Va a finire che quella donna con minigonna e tacchi a spillo è un ingegnere che non mi degnerebbe neanche di uno sguardo, quindi perché dovrei giudicarla male? Ogni donna ha il diritto di essere femminile se vuole. >> Grandioso, no? Ma, ripeto, si tratta di uno straniero russofono, non so se un arabo ad esempio la penserebbe uguale. Credo che il comunismo si sia macchiato di molti crimini, ma la donna, almeno, l'ha emancipata. E, se oggi come oggi dovessi scegliere se vivere, da donna, in un Paese conservatore e ultra-competitivo o in uno social-democratico tipo la Svezia, non avrei dubbi: sceglierei la Svezia, anche se a fine mese mi restassero meno soldi per lo shopping. In quanto all'Italia, sinceramente penso che sia ancora un Paese con una mentalità maschilista, dove per maschilismo si intende una giustificazione esagerata da parte degli uomini verso gli altri uomini, ma dove, allo stesso tempo, gli uomini non vogliono assumersi neanche le responsabilità. Insomma un Paese di bamboccioni, più che di maschilisti nel senso vero del termine, e nel quale le donne sono sottomesse, spesso e volentieri perché non sanno come è fuori, soprattutto nei Paesi del Nord Europa e in quelli ex comunisti. 


Commenti

  1. Ma in realtà non fai altro che confermare le affermazioni per cui le donne scelgono per lms e poi si lagnano quando i nodi vengono al pettine.
    Sulle leggi in Italia stendiamo un velo pietoso. Per fortuna alcune leggi nazi femministe sono state leggermente ammorbidite. Ma siamo assolutamente lontani da una parità di giudizio ed opportunità.

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    1. Scusa, ma dai dettagli forniti dalle chat, come fai a sapere che questi uomini erano belli e ricchi? Magari erano coppie formate da due brutti, ma a prescindere dall'aspetto fisico, sui siti maschili le madri single vengono trattate come appestate, quando alcune di loro sono solo sfortunate e vogliono ancora cercare la felicità di coppia. Perché scartare a prescindere? Tanto per i figli il padre biologico da gli alimenti, e se non li da perché scomparso, facile che i figli si affezionino al padre adottivo. Ho visto casi così e tanti: tanti bambini/e abbandonati/e dai padri biologici che poi si sono affezionato/e ai padri adottivi.

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  2. Perché prendersi una donna con figli, doversi crescere i figli altrui e da cuck assurdo.
    Vero che siamo ormai un popolo di smidollati, ma per fortuna non ancora a questo punto.

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    1. Comunque i figli degli altri sono persone e alla fine il padre è quello che cresce i figli e i figli stessi lo sanno. Poi roba da cuck dici? Gli imperatori romani, oltre ai figli propri ne avevano tantissimi di adottivi. Erano cuck dici? Ma se hanno conquistato un impero!

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  3. La misericordia per le ragazze madri è un segno di debolezza.

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    1. Allora noi donne non dovremmo avere compassione e misericordia per i brutti e i disoccupati, perché prendersene uno è da smidollate. Ma in che mondo volete vivere? A CHIUNQUE può capitare una sfortuna nella vita.

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  4. Ma infatti non ne avete.

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    1. E allora tutte quelle che accusate di avere la sindrome della crocerossina?

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    2. ma la crocerossina al limite lo è con il tipo figo (o comunque pariestetico) ma mezzo criminale o con altri problemi. Di certo non con il brutto. lì parliamo anche un pò di gusti personali.
      La crocerossina che la da al brutto e povero è qualcosa di mitologico.

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    3. Se le donne la danno ai pariestetici significa che si fanno meno illusioni degli uomini su quello che possono permettersi.

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    4. Ma che c’entra? Gli uomini a volte lo danno a cessi senza pari… quindi si fanno ancora meno illusioni? 😂

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    5. Anche le donne. E la danno pure a dei cogl***i assurdi, infatti resto sempre più basita.

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  5. Ma questo per due motivi. Primo in linea di massima sono ancora più stupide. Secondo hanno altre priorità di selezione.

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    1. Sono intelligenti gli uomini che si fanno fregare da stripper, prostitute e good digger... Torniamo sempre al solito discorso, la ruota gira e tutti possiamo avere sfortuna.

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  6. Alessandro Ferdinando Acheronte

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