Secondo l'Aibi, un'associazione italiana che si occupa di adozioni internazionali, in Ucraina vivono circa 100.000 bambini in istituti per orfani, ma solo il 9% di loro sono realmente orfani. Il restante 91% sono ORFANI SOCIALI.
In Russia questo numero sale a quasi 800.000, più altri due milioni di minori che vivono per strada. Questo esercito di piccoli uomini e donne in stato di abbandono ha varie cause: alcuni di questi bambini sono figli di padri scomparsi, deceduti o latitanti, e madri single che non ce la facevano a supportare la famiglia da sole. Altri sono figli di genitori con problemi di alcolismo, o talmente poveri da aver deciso di lasciare i bambini in istituto. Alcuni hanno genitori che lavorano all'estero. Infine, vi sono bambini lasciati negli istituti per brevi periodi o che vi stanno "part-time", ad esempio ci stanno nei giorni feriali ma tornano a casa nel week-end, per cui non sono tutti bambini adottabili.
LA MIA ESPERIENZA
Personalmente ho conosciuto una donna ucraina cresciuta per vari anni in un internàt sovietico. Credo sia questo il nome col quale i russi chiamano questi istituti che sono sia orfanotrofi che collegi. I genitori avevano più figli di cui occuparsi e poi dicevano anche lavorare. Lo Stato sosteneva molto le famiglie e le donne lavoratrici, per cui lasciare un figlio in istituto era una pratica piuttosto frequente e meno scandalosa di quanto potrebbe apparire ad occhi italiani.
Una russa che chiamerò Larissa e che abita in Italia ha messo il suo figlio maggiore in un istituto italiano. In questo caso è una struttura per bambini che studiano lontano da casa, in modo da non dover fare i pendolari per molti chilometri ogni giorno. Torna a casa nei week-end e per le feste e Larissa ha il tempo di occuparsi dei figli più piccoli.
Deduco che il senso familiare dei russi sia un po' diverso dal nostro, nel senso che loro sono più severi e più distaccati dai figli e dai nipoti, e, inoltre, che si affidino più ad istituti statali anziché alla rete familiare.
Sinceramente, non so cosa sia peggio. All'età del figlio di Larissa io rimasi per vari mesi da sola. Mio padre era gravemente malato e necessitava di cure a Milano. Un bel giorno i miei se ne andarono e io rimasi completamente da sola. Avevano pensato di raccomandarsi con alcuni zii per darmi un'occhiata, fatto sta che i miei zii si affacciarono solo a Natale (neanche alla Vigilia), per il restante tempo rimasi da sola. Allora penso che, forse, sarebbe stato meglio un istituto. Parenti serpenti, come si dice. Invece in un istituto avrei come minimo potuto imparare cose nuove, sperando ovviamente nella serietà della struttura.
Ma torniamo agli orfani sociali...
Naturalmente il discorso è ben diverso per chi resta solo per anni e anni o addirittura per sempre in questi istituti. A seconda dell'età, il bambino potrebbe sentirsi abbandonato e caricarsi di turbe psicologiche. Molti bambini lasciati in istituto, ad esempio, sviluppano comportamenti problematici. È bene sapere queste cose, soprattutto se si sta pensando di adottare un bambino dall'Est Europa, tuttavia la loro situazione non va nemmeno presa troppo negativamente. Va loro spiegato che, nella vita, la loro situazione può capitare e capita a tanti, dentro e fuori dalla Russia, ma che loro, in quanto bambini, non hanno colpe per ciò che è capitato.
Un problema molto grande, per chi resta in istituto come orfano - reale o sociale - è l'inserimento nel mercato del lavoro una volta computi i 18 anni. È stato rilevato che i maschi hanno più probabilità di entrare nel mondo dell'alcolismo e finire senzatetto, mentre le femmine sono più propense ad entrare nel mondo della prostituzione.
La prima "russa" in assoluto che ho conosciuto in vita mia fu proprio una bambina bielorussa adottata in Italia per le vacanze estive. Ricordo ancora il suo nome [in questo caso lascerò il nome vero, sperando che mi legga]: Elena. Abbiamo perso subito i contatti, ma le auguro che tutto sia andato poi per il meglio. Venne bella mia cittadina per l'estate, in modo da studiare l'italiano e trascorrere del tempo al mare, facendo contemporaneamente compagnia ad una vecchietta che la accudiva.
Molti bambini adottati per le vacanze estive, comunque, sviluppano un senso di abbandono e depressione al rientro in istituto. Allo stesso tempo, però, in questo modo viene data loro l'opportunità di fare dei viaggi, ma capisco che il ritorno ad una vita più dura e più grigia abbia poi in impatto negativo sulle menti di questi bambini (Elena aveva all'incirca 10 anni quando la conobbi).
Per questo vorrei sensibilizzare le coppie che non possono avere figli verso l'adozione di bambini dalla Russia, dall'Ucraina e dalla Bielorussia a tempo indeterminato, ossia per sempre, piuttosto che metterne al mondo altri tramite la maternità surrogata ad esempio.
I bambini russi sono molto dolci e molto maturi per la loro età. Questo fatto ha anche dei risvolti inquietanti, nel senso che possono fare ragionamenti molto duri ad un'età precoce, nella quale dovrebbero pensare ad altro, ad esempio. Tuttavia, indirizzati ed educati nella misura giusta, possono dare grandi soddisfazioni. Molti russi sono gran lavoratori, non vogliono pesare troppo a lungo sulle spalle dei genitori e hanno tanti talenti, dallo sport alla musica all'informatica ecc. Inoltre sono spesso bei bambini e poi dei bei adulti. Voi direte: << E che c'entra il fisico? >>. Niente, infatti, ma sarete soddisfatti quando, da vecchi, avrete al capezzale il vostro bel figlio/a adottivo/a, ben cresciuto e ben educato, no? Soprattutto se pensate che, molti di loro, se non adottati, spesso muoiono anche in età precoce, talvolta non arrivando neanche ai 30'anni!
In tutto ciò va detto che l'Italia è uno dei Paesi che adotta di più dalla Russia, per cui non possiamo che andare orgogliosi di questo primato.
Come sempre nella varietà dei tuoi post riesci a creare interesse. Neanche a dirlo nell’ultimo periodo natalizio ho proprio pensato a questo argomento e fatto qualche ricerca online. Non so nulla dell’argomento, ma vorrei tanto approfondirlo per magari prendere una decisione importante. Come sempre se avessi qualche ulteriore informazione disponibile te ne sarei molto grata.
RispondiEliminaGrazie mille. Potresti provare a contattare l'Aibi, so che l'Italia ha accordi con la Russia per semplificare le adozioni internazionali.
EliminaSempre preziosa, grazie!
EliminaJoe Biden ,sta cominciando la sua crociata contro la madre patria.Ci saranno più orfani in giro..
RispondiElimina"In tutto ciò va detto che l'Italia è uno dei Paesi che adotta di più dalla Russia, per cui non possiamo che andare orgogliosi di questo primato. "sono nazioni corrotte basta una giusta raccomandazione e mazzette..
RispondiEliminaBibbiano è italiana.
EliminaSono brutti questi bambini fanno vomitare.
RispondiEliminaMa sta bene?
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