I figli costano davvero tanto? Perché in Italia non si fanno più figli

Risultati immagini per материнствоIn questo post si parlerà di crisi economica, culle vuote, taccagneria e tante altre belle cose che riguardano il Paese Italia. L'Italia è, da anni, uno dei paesi al mondo in cui si fanno meno figli e anche il paese al mondo in cui si fanno più tardi. L'età media delle mamme al primo figlio è arrivata ad essere 32 anni e quella dei padri addirittura 35. Non solo, le mamme italiane fanno pochi figli a testa, all'incirca una media di 1,2 figli per donna.
Insomma, sembra uno scenario apocalittico di paese in fin di vita. Viene da domandarsi quale sia il problema: economico? Sociale? Mentale?
C'è da dire che, comunque, il picco della natalità più basso lo si ebbe nel lontano 1995, quando le donne italiane avevano in media 1,19 figli a testa. 

IL VERO PROBLEMA E' MENTALE

Risultati immagini per maternitàCome espresso già da "Il Foglio", la mia idea, che si è affermata in me già da molti anni, è che la vera causa della scarsa natalità in Italia non è solamente economica, ma anche e soprattutto mentale. La crisi economica è solo una scusa per non fare più figli, una scusa che si lega al motto "i figli costano troppo". 

Ioanna, una signora di origine serba, liquida così la faccenda: << Ho fatto tre figli perché li volevo, non perché "me li potevo permettere". Oggi manca la voglia di fare figli, di fare sacrifici, di dedicarsi ad altre persone.>>
Il punto, infatti, è quello. Persino l'importazione di donne straniere, dopo un po', non basta più per invertire la tendenza: infatti, una volta che le straniere acquisiscono la mentalità italiana, anch'esse smettono di fare figli. 
Per la cronaca, in Serbia c'è stata una guerra civile, altro che crisi economica.

Secondo "Il Foglio", il problema principale degli italiani è culturale. La maternità è stata molto sminuita nel corso degli anni, tanto che, ad oggi - e lo confermo - essa è vista dalle più quasi come un peso. La maternità è visto come un qualcosa di subalterno, sia spiritualmente che cronologicamente, rispetto alla carriera, e la donna che si dedica esclusivamente ai figli viene vista come una donna non pienamente realizzata, per non dire, la terribile parola, non emancipata

Anche l'idea che i figli costano è abbastanza relativa, così come la fissazione che non sia possibile vivere con un solo stipendio medio italiano. Ciò non è assolutamente vero, infatti basta andare in un qualsiasi paese meno sviluppato economicamente e più povero per vedere che i figli nascono e crescono lo stesso. Prendiamo un caso a noi geograficamente vicino: la Romania. In Romania lo stipendio medio è di 200 euro, eppure i figli nascono lo stesso. Allora il problema è mentale. Ho trovato il termine giusto da usare, benché esso non sia scientifico: siamo un popolo di spilorci.

Parlando di recente con delle ragazze italiane in età fertile - diciamo fra i 25 e i 32 anni - mi sono resa conto che il centro della loro esistenza sono i soldi.  Molte italiane, inoltre, legano strettamente il concetto di soldi a quello di carriera. Ovvero, non basta loro neanche più trovare un uomo con uno stipendio normale che permetta alla famiglia di vivere dignitosamente, vogliono essere LORO le donne in carriera. Per realizzarsi, molte procrastinano la maternità, talvolta appoggiandosi all'idea che, tanto, male che vada, esistono rimedi artificiali per avere figli in tarda età, come la fecondazione assistita. La verità è che in tarda età spesso non si riesce più ad avere figli e non sempre una fecondazione in vitro risolve il problema (senza contare gli altissimi costi della stessa). Talvolta le quarantenni riescono ad avere il primo figlio, ma non riescono a fare il secondo, anche per un calo di energie e una maggiore ansia legata comunque all'invecchiamento dell'organismo.

LE "PIPPE MENTALI" PIU' COMUNI CHE FANNO RIMANDARE I FIGLI

Gli italiani sono un popolo, a mio avviso, paranoide con tantissime pippe mentali. Ecco le più comuni per quanto riguarda la maternità.

  1. I BIMBI COSTANO, BISOGNA COMPRARE LORO TUTTO IL MEGLIO, LE CURE MEDICHE COSTANO, LE ATTIVITà EXTRACURRICULARI COSTANO, ECC.
Innanzitutto va detto che il sistema sanitario italiano è uno dei migliori al mondo e che tantissime cure di livello più che adeguato sono erogate a prezzi abbordabili che spesso si adattano anche al reddito familiare. Per fortuna non viviamo negli Stati Uniti dove, là sì, se non avete soldi o un'assicurazione medica vi lasciano morire - e comunque le americane fanno più figli delle italiane.

Per quanto riguarda le attività extracurriculari, direi che la scuola italiana è già di suo molto impegnativa. L'unica attività che davvero consiglio di far fare ai bambini è lo sport. Ma quanto sport? Ne basta uno. Larissa, ex campionessa di ginnastica sovietica, mi spiega: << Meglio praticare un solo sport e praticarlo bene. Per portare una disciplina sportiva a livelli agonistici occorre molta dedizione, un allenamento anche quotidiano e una scuola affermata. Dunque non ha senso investire su più di un'attività. Bisogna capire quali sport, nella nostra zona, sono praticati ad alti livelli e investire su un solo sport. >>
Dunque non ha senso iscrivere i nostri figli a 3 attività diverse, ne basta una sola e spesso le scuole e i corsi privati offrono sconti a chi iscrive due o più bambini. Magari vostro figlio non sarà uno sportivo ma un musicista... Ma la solfa non cambia. Una sola attività extracurriculare ma ben fatta.

  1. DOPO LA NASCITA DI UN FIGLIO LA VITA E' FINITA: NON SI PUO' PIU' USCIRE FUORI, NON SI POTRA' VIAGGIARE, ECC.
Risultati immagini per материнствоAnche tutto questo rasenta il ridicolo. Ovviamente anche dopo la nascita di un figlio si può continuare ad uscire. Certo, magari nel primo anno e mezzo diventa un po' più complicato in assenza di nonni e zii volenterosi a tenerci il pargolo almeno il sabato sera, però si può fare. Esistono strutture con baby land e oggi vi sono molti più oggetti per intrattenere i pargoli al ristorante: dai tablet agli smartphone. Non che sia d'accordo con questa tecnica, però se proprio volete uscire e non avete a chi lasciare il bambino, non verrete colpiti da un asteroide se date un tablet al bebè. 
E che dire poi dei viaggi? L'Italia stessa ha tantissimi parchi a tema, riserve naturali, trenini della valle e quant'altro. E oggi, come mai prima, sono diffusi i voli e i pacchetti viaggio low-cost, sono praticamente ovunque, li ho visti persino alla Lidl. Quindi, per favore... 

LANCIAMO DUNQUE UN MESSAGGIO POSITIVO

Risultati immagini per материнствоIn Italia i nonni non sono meno disponibili che altrove. Le scuole e la sanità pubbliche non sono messe così male (e basta un viaggio in un paese più povero per capirlo, quindi, anziché andare sempre e solo a Londra e Ibiza, fatevi un giretto anche in Romania, Senegal, India, ecc.). La maternità è un momento molto felice e quasi nessuna donna si è mai pentita di aver fatto i figli. Quando una donna dice che è dura non sta dicendo che è brutto, solo che è impegnativo ma anche molto appagante. Il pentimento, quando si verifica, è più che altro un crollo morale provvisorio, e ad ogni modo riguarda un numero limitatissimo di donne, a cui però, ultimamente, si dà gran voce perché fa scalpore. Una cosa è certa: il numero di donne che si sono pentite di aver avuto figli è di gran lunga inferiore al numero di donne che si è pentito di non averli fatti.

Crescere i figli non è un'impresa titanica e qualunque marca di vestiti o di shampoo o di zainetto comprerete loro, loro cresceranno lo stesso. Se fanno capricci perché vogliono qualcosa che non potete permettervi, non dovete togliervi il cibo per accontentarli e crescerli come dei viziati, bensì bisogna trasmetter loro dei valori, quali l'umiltà, il risparmio e la capacità di focalizzarsi sull'essere piuttosto che sull'avere, tutte cose che, a quanto pare, i genitori degli anni Novanta hanno skippato quasi totalmente.
Fate figli, prima che sia troppo tardi. 



Commenti

  1. Io vo controcorrente,non si fanno bambini,perchè i bambini sono una perdita di tempo e di denaro,,tempo e denaro che puo essere impiegato x le proprie passioni,oltrechè fatto non trascurabile ,ti costringono a lavorare in eterno,mentre uno che vive solo,puo andare bellamente in culo al lavoro se ha soldi sufficenti x se....

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  2. Non fa testo il passato, le donne non avevano reddito, e se volevano nutrirsi, avere casa, ecc.. Dovevano sposarsi e poco importava loro l'aspetto fisico, ma bastava uno stipendio x farle sopravvivere, oggigiorno sono indipendenti economicamente, non hanno bisogno di un uomo tra le palle in casa, e se si accoppiano gli deve piacere sennò stanno sole, proprio ieri seguivo una discussione su Fb, una donna ha postato un meme x dire che la contattano solo uomini bassi, brutti, cessi, casi umani, un uomo gli ha risposto, che siete troppo selettive vi dovete accontentare, lei a ribattuto, se mi devo con tentare sto sola, ecco il nocciolo della questione è questa se sei bello trovi, se sei dal 6 in giù preferiscono stare sole, c'è poco da fare.

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    1. A mio modo di vedere sono sbagliati i preamboli. Due persone scelgono di stare insieme anche per non stare da sole (nel senso positivo del termine, perché , in quanto animali sociali, siamo più felici in coppia e con una famiglia che senza, infatti sono rarissimi i casi di chi si pente di aver costruito una famiglia ad esempio), si sta insieme per affrontare insieme le sfide della vita, si sta insieme perché ci piace parlare con quella persona, si sta insieme per tante ragioni oltre a soldi X bellezza. Certo, tutti idealmente vorrebbero una persona ricchissima e di bellissimo aspetto, ma in realtà ci innamoriamo di persone reali che hanno i loro pregi e i loro difetti , ci innamoriamo anche dei brutti, dei poveri, dei problematici, perché in loro cogliamo una scintilla positiva. E poi cosa significa 6?

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  3. Fare un famiglia e figli e una rottura de coglioni hahaha. Basta vecchia quella vecchia di merda di mia nonna che non crepa mai ha 8 figli e non la cagano di striscio.

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  4. Tanto le donne moderne non servono un cazzo stanno sempre a fare selfie e chattare, non puliscono la casa e non sanno fare 2 uova al tegamino e non sanno educare i loro figli,meglio la solitudine che mantenere una parassita.

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  5. Tutti sostengono che in Italia non si facciano più figli perché mancano i soldi, perché non c'è lavoro, perché lo Stato non dà opportunità, perché una donna incinta può essere licenziata (gran cazzata) ecc. Ma se fosse così nei paesi più poveri la natalità dovrebbe essere nulla, mentre al contrario si fanno figli a volontà.

    La verità è una sola, banale, cruda, semplice: le donne non sono più disposte a farsi ingravidare.
    Il femminismo e l'emancipazione femminile, come ben sappiamo, hanno fatto sì che le donne potessero scegliere liberamente la qualità e la quantità dei loro partner sessuali, e come è ovvio ciò si traduce nella selezione, per via degli istinti biologici, dei maschi più belli/ricchi/potenti.
    La donna italiana quindi si gode questo carosello, questa prolungata giovinezza spensierata senza responsabilità, finanche oltre la soglia della trentina. Alcune di loro poi decidono di volere un figlio, molte altre però si accontentano di un gatto. Di quelle che decidono di fare un figlio non tutte però ci riescono, del resto quando sei sulla soglia della quarantina la fertilità diminuisce parecchio. E coloro che figliano solitamente si limitano ad 1 solo figlio (quando per avere un ricambio generazionale ce ne vorrebbero almeno 2), perché farne di più significherebbe rinunciare a cene, viaggi, shopping e altre frivolezze.
    Senza contare poi come instagram abbia totalmente fuso il cervello delle ultime generazioni femminili, troppo impegnate a seguire modelli sbagliati e a crearsi legioni di zerbini ed orbiter anziché a cercarsi una relazione stabile da cui partire per mettere su casa e famiglia (concetto ormai del tutto distrutto ed obsoleto, così come il matrimonio). Non mi immagino proprio questa ultima generazione di donne che oggi hanno tra i 16 e i 25 anni fare le madri, è molto probabile un ulteriore calo drastico della natalità nell'immediato futuro.

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  6. Anche le femmine emigrate per stare col pollo occidentale con M alto invece che con l'insegnante di agraria locale fanno parte del computo "ipergamia".

    In generale l'est Europa sta diventando un inferno per gli uomini locali da quando i confini sono aperti e quindi è nata la concorrenza con tutti gli altri maschi del pianeta alla caccia della donna slava. Per motivi personali ho avuto abbastanza contatti con donne dell'est ed ho riscontrato una ipergamia pazzesca.
    Popoli che hanno fatto la storia e dato il sangue nel Novecento fra guerre civili, rivoluzioni, gulag, lager, invasioni straniere e stermini di massa che sommati assieme arrivano a più di 50 milioni di morti (per la stragrande maggioranza uomini) oggi vedono le città europee inondate da donne che si prostituiscono al posto di essere madri di famiglia nel loro paese.
    Non è un discorso moralistico il mio perchè pure io ci vado a pro russe ma riconosco che tutto questo è provocato dalla dissoluzione della società dovuta alla fine della monogamia sociale.

    Sempre precisando che anche l'emigrazione ha un suo ruolo importante, la situazione ipergamica estrema che sta vivendo l'est Europa è dovuta al fatto che adesso le donne di quei paesi hanno un metro di paragone fra i loro uomini e gli uomini occidentali molto più ricchi in M e S e spesso anche in L e questo unito alla "fama" che le donne slave hanno nel mondo sta facendo precipitare la natalità locale.
    I dati sono agghiaccianti.

    BIELORUSSIA: (1993) 10,240,000 ab. (2019) 9,452,000 ab.
    UCRAINA: (1993) 52,244,000 ab. (2019) 41,902,000 ab.

    Non capisco se il dato tiene conto della perdita della Crimea che comunque ha avuto anch'essa un crollo analogo della popolazione.
    Ma i dati ucraini sono spaventosi lo stesso.

    844,585 nati nel 1950 (senza Crimea) - 657,202 nati nel 1990 - 308,817 nati nel 2019

    In pratica l'Ucraina, un paese senza afflusso di stranieri e migranti sta scomparendo, si sta auto-estinguendo.

    ARMENIA: (1991) 3,604,000 ab. (2019) 2,965,000 ab.
    77,825 nati nel 1991 - 36,131 nati nel 2019

    GEORGIA: (1991) 5,460,000 ab. (2019) 3,723,000 ab.
    98,155 nati nel 1986 - 48,296 nati nel 2019

    Bene, ora vediamo un altro paese ex-sovietico e notiamo una PICCOLA DIFFERENZA.

    AZERBAIJAN: (1990) 7,175,200 ab. (2019) 9,981,400 ab.

    L'Azerbaijan ha vissuto esattamente come le altre repubbliche ex-sovietiche lo sconquasso dovuto alla caduta del sistema comunista, il caos degli anni 90', una forte emigrazione verso la Russia, l'Iran, la Turchia e l'Occidente.
    Nonostante questo la sua popolazione è aumentata.

    Gli economisti, gli "esperti" di sociologia e gli scienziati vi diranno che è merito del petrolio, della classe dirigente, della situazione internazionale, della marmotta che incarta la cioccolata.
    Tutto pur di non dire l'amara verità e cioè che L'AZERBAIJAN ESSENDO UN PAESE ISLAMICO HA ANCORA NELLA SUA CULTURA LA MONOGAMIA SOCIALE.

    Quello che sto per dire ora lo dico senza nessuna prova, solo come sensazione...
    Ecco, io potrei scommettere 10.000 euro che girando per Baku la maggior parte degli esseri umani sia in una coppia monogama stabile (non ho detto felice, ho detto stabile "socialmente") mentre girando per Kiev e Tbilisi una buona percentuale di uomini siano nelle loro camerette a farsi le seghe, depressi e disperati.
    Ma non ditelo ai sociologi e agli statistici mi raccomando.

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  7. La situazione diventa ancora più allucinante se analizziamo la demografia degli altri stati ex-sovietici a maggioranza islamici.
    Tenendo conto che anche questi paesi hanno avuto una forte emigrazione in cerca di condizioni di lavoro migliori e salari più alti in Russia, Iran e in Occidente notiamo che...

    TURKMENISTAN: (1990) 3,668,000 ab. (2020) 6,031,187 ab.

    UZBEKISTAN: (1990) 20,465,000 ab. (2019) 33,905,000 ab.

    TAJIKISTAN: (1990) 5,302,400 ab. (2020) 9,537,645 ab.

    KYRGYZSTAN: (1990) 4,395,000 ab. (2020) 6,533,500 ab.

    KAZAKISTAN: (1992) 16,439,000 ab. (2019) 18,448,000 ab.

    Interessante notare come in Kazakistan la popolazione sia scesa fino a 14,910,000 ab. nel 2001, soprattutto a causa dell'emigrazione della numerosa minoranza russa/ucraina/slava verso gli altri stati ex-sovietici. E nonostante ciò siano ricresciuti subito.

    Questi paesi hanno subito gli stessi problemi degli altri stati ex-sovietici solo che qui vige ancora la monogamia sociale mentre a Mosca, Kiev e Minsk i chad sborrano in bocca alle np nei cessi dei locali notturni togliendo la possibilità a migliaia di ragazzi normali di avere una relazione monogama, una famiglia e dei figli.
    Mentre una donna kazaka a 26 anni è in ospedale a partorire il suo secondo erede, a San Pietroburgo una sventola bionda e alta sta a chattare con un imprenditore tedesco in pensione che cerca una moglie straniera mentre il suo coetaneo Ivan sta a segarsi su un porno nella sua cameretta a 150 metri in linea d'aria dopo essersi scolato la seconda bottiglia di vodka scaduta.

    MOLDAVIA: (1990) 4,364,000 ab. (2020) 2,640,438 ab.

    Nella cifra del 2020 non è inclusa la Transnistria (repubblica separatista con un governo autonomo) che ha avuto lo stesso crollo demografico, eppure anche così la Moldovia sta diventando uno stato in via di estinzione.

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    1. E' vero, la situazione demografia in area URSS è tremenda, si stanno estinguendo ad un ritmo velocissimo. Non mi piace nemmeno il profilo morale della moderna donna russa/ucraina, effettivamente più propensa a fuggire all'estero e ad avere una mentalità da escort che cercarsi un brav'uomo fra i connazionali e aiutare i propri paesi a ripartire. Non sono d'accordo che gli uomini occidentali hanno più L (bellezza), penso che gli uomini slavi, se curati e non troppo poveri, siano molto belli.

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    2. Parlando con molte ragazze russe mi hanno sempre spiegato quanto non le piacessero i loro coetanei locali poco curati, che non si lavavano e che non rispettavano le donne.
      Io ci ho creduto ma da quando ho ingoiato la redpill ho cambiato opinione su tali affermazioni.
      Negli ultimi anni si sta assistendo ad un fenomeno curioso e cioè al fatto che sempre più uomini russi stiano sposando donne delle minoranze etniche asiatiche e islamiche.
      Ho una amica kazaka che quest'anno mi ha parlato di 4 matrimoni di suoi amici russi e tutti con donne kazake, cioè asiatiche e islamiche.

      L'uomo russo medio (non sto parlando di chad e oligarchi panzoni con la moglie modella ventenne) è in una condizione di merda che noi in Occidente nemmeno ci rendiamo conto.
      L'unità della famiglia e la possibilità di avere una bella moglie giovane con cui scopare era una delle poche cose che dava senso alla vita di ingegneri e tecnici costretti a lavorare nelle industrie petrolifere della Siberia settentrionale a - 40 gradi o nelle aziende meccaniche dello stato.
      Oggi sono solo le campagne a salvarsi.
      Nelle immense distese rurali russe c'è ancora una certa forma di monogamia sociale che consente una equa distribuzione della figa ma è un mondo che sta scomparendo perchè le stesse campagne russe stanno scomparendo tramite fenomeni di urbanizzazione massiccia (tutti i giovani migliori sognano di trasferirsi a Mosca o San Pietroburgo) e l'avvento di internet e dei viaggi all'estero a basso costo.
      La prostituzione slava in Occidente (ma in realtà anche nei paesi arabi e in Oriente) è un fenomeno da non sottovalutare.
      Qui si sta parlando di decine di migliaia di donne che ogni anno lasciano i loro paesi per cercare una "vita migliore" col sesso.
      Sicuramente ci saranno anche casi di sfruttamento e la mafia russa ci guadagnerà un sacco di rubli ma io in tanti anni come cliente non ho mai trovato una sola ragazza che fosse costretta a fare tutto questo. Erano ben consapevoli di fare ciò che facevano, consapevoli del fatto che basta scrivere in un annuncio "ragazza russa nuova in città" per far rizzare i cazzi (e svuotare lo stipendio) di migliaia di italiani allupati (anch'essi a causa della fine della monogamia sociale).
      Non ho mai creduto alle storie sulla "non possibilità di scelta" perchè anche gli uomini russi medi e poveri vivono nella stessa merda eppure vanno a lavorare in fabbrica nel loro paese.
      Questo fenomeno è un campanello d'allarme più grande di quello che si possa pensare e contribuisce anch'esso alla crisi demografica in atto nel mondo slavo.

      Il resto lo fanno le tante donne che sposano stranieri e si trasferiscono all'estero. Ormai stiamo parlando di flussi in uscita imponenti. In certe città dell'Ucraina in estate le strade sono piene di macchinoni francesi e tedeschi dei mariti occidentali in visita alla famiglia della consorte. E non è una esagerazione questa.

      Il mondo slavo è in pieno collasso demografico e nessun "uomo forte" al governo riuscirà ad invertire la rotta se non interviene socialmente sui due veri problemi alla base del fenomeno: ipergamia femminile e poligamia dei chad.

      Non è un caso che nei paesi ex-sovietici islamici non ci sia nulla di nemmeno paragonabile e che anzi sempre più russi etnici cerchino la moglie tatara, kazaka e islamica.

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    3. Analisi molto interessante e sono d'accordo quasi con tutto. Io stessa ho parlato del fenomeno in questo post https://jampeople.blogspot.com/2020/04/ora-i-russi-vogliono-sposare-le.html
      Molti russi ormai cercano moglie all'estero e molti vedono di buon occhio l'islam, ma anche la società europea tradizionale e l'ortodossia. E' vero, molti russi stanno iniziando a sposare kazake, uzbeke ecc., ma vi è un certo interesse anche per le donne LATINE, soprattutto per le latine europee (italiane, francesi, spagnole), dato che - si spera - siano più tradizionali delle slave.
      A questo proposito, io ho sposato un uomo dell'ex URSS e mi trovo molto bene. Lui è più che contento con un'italiana che non lo tradisce e non lo molla per uno più ricco e non è affatto il tipo d'uomo descritto spesso dalle slave. Non beve, non alza mai le mani, ecc. Una donna italiana normale e un uomo russo/ucraino/polacco normale possono avere una splendida vita insieme.

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    4. Le russe sono puttane gold diggers.....chi azzo se le sposa?
      Stessa cosa è vera per l'Italia e altri Paesi........i tassi di natalità sono destinati ad abbassarsi ancora.

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  8. Comunque è colpa anche delle italiane se siamo in questa situazione.
    Sono le più pretenziose d'Europa.
    Io in Italia ho fatto poche scopate tutti da straniere, che erano di un altro livello a livello di bellezza rispetto alle nostre melanzane italiche.
    La cosa comica che sono pure la maggior parte delle cesse.
    Se uscissero con uno alla loro portata, forse, qualcosa di serio potrebbe anche costruirla.

    Poi hanno pure la faccia tosta di dire che il web ha avvantaggiato gli uomini, che pensano solo alle avventure [come donna sei nella media, o anche meno, e poi pretendi pure che un bello/ricco/ecc… passi tutta la vita con te? Ma guarda di vedere meno film alla radio cara mia pretenziosa]

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  9. La realtà è che molti credono ancora ,nella famiglia del mulino bianco,lei che ti aspetta a casa in perizoma e ti fa il pompino con gusto,le gite al mare,le limonate,i figli che corrano in casa ecc...ma purtroppo oggigiorno la famiglia è stata completamente distrutta dai social,avoglia te...la moglie giovane riceve messaggi di continuo di spasimanti,ovviamente screma i brutti e solo chad giovani,la carne è debole,anche a 40anni si è giovani,le corna e dopo un po ci si stufa del marito della famiglia,e visto che per le donne la giostra di cazzi è infinita,perchè dovrei rinunciare a divertirmi (pensano le donne),ma la domanda è un altra in un contesto come questo dove il mondo non è piu' quello prima di internet,come puo una persona legarsi ad un altra(sposarsi fare figli) se dopo 2 ore (anche meno)puo trovare uno meglio grazie hai social?

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    1. Questa infatti è la fine della società cosi come l'abbiamo vissuta, io reggo ancora un pò xche sono un fottuto prepotente che se trova una la circuisce e la fa sua con la forza (psicologica) e le toglie ogni social, o anche peggio se potessi.

      Ho notato che dopo qualche mese si innamorano lo stesso del "carceriere" e ansi sono pure felici, di una gita fuori porta o cose semplici che quando stanno lobotomizzate sui social non amano più fare.

      I social ragazzi vanno fatti sparire o sarà sempre peggio..

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  10. Orde di uomini che si sono rotti i coglioni di questa società che valorizza le donne e da loro potere sessuale e giurisdizione , tanto che hanno deciso di non voler più inseguire le donne e rinunciare a loro completamente. Oggi L Italia è il paradiso per le donne anche una straniera che viene in Italia pensa : Mmmm qui ho mille attenzioni mentre nel mio paese no, quasi quasi mi ci trasferisco. Se non verrà legalizzata la prostituzione finirà male per il nostro paese per diversi motivi, la prostituzione servira' ad aggiustare i danni che ha detto il nazifemminismo creando divisione e odio tra maschi e donne e un ideologia tossica secondo la quale l uomo ha meno valore della donna. Quando i media affermano che L Italia ha una natalità bassissima, nessuno dice la verità cioè che non si fanno figli sopratutto perché non esistono più le donne ma al loro posto ci sono delle UOME a cui è stato detto che la maternità è un handicapp e che essere femminili e' segno di debolezza, bisogna quindi emulare e competere con i maschi, la crisi economica c entra poco non a caso infatti la Germania ha un welfare ottimo ma una bassa natalità. Non è vero nemmeno che l uomo deve corteggiare una donna, un uomo deve dare ATTENZIONI ad una donna SOLO se lei mostra interesse e da' segnali, ma questo oggo non avviene mai perché il femminismo ha insegnato alle donne che loro valgono e perciò non devono abbassare la loro autostima dando rilevanza e importanza a un uomo. Solo la legalizzazione della prostituzione potrà salvare l Italia dall estinzione perché creerà di nuovo coesione sociale tra uomini e donne, farà da collante, la prostituzione fa diminuire la percezione alle donne che loro hanno potere sessuale e valore. Andate a guardarvi le Interviste di Pasolini sul sesso negli anni 80 e notate come gli uomini non erano incazzati come oggi..

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  11. Il futuro direi che vedo il modello descritto ne “la via dell’amore svedese” estendersi all'intero globo.
    Un mondo fatto quasi esclusivamente di donne singles tendenzialmente omosessuali (nelle donne il confine fra omo ed eterosessualità è molto più sottile…) con un numero ristretto di uomini, il cui seme verrebbe acquistato in rete.
    I lavori pesanti, d’altra parte, sono diminuiti moltissimo grazie all’automazione e presto spariranno del tutto.
    Ci estingueremo, o meglio finiremo a fare i riproduttori.
    Chissà se, almeno allora, saremo felici.

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  12. Ho notato che la maggior parte degli uomini hanno perso interesse verso le donne,saranno 11 anni che non vedo un uomo provarci con una donna,sarà il fatto che le donne con i loro atteggiamenti di merda hanno fatto allontanare gli uomini che preferisco dedicarsi altre cose invece di perdere tempo con ste stronze

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  13. Si fanno meno figli per tanti motivi, uno dei principali è che il benessere invoglia di meno a procreare, le persone vogliono godersi le condizioni di vita migliori e non hanno voglia di sacrificarsi più di tanto.
    Se credete che con il benessere economico si torni a valori di natalità simili a quelli della società contadina state fuori percorso.
    La società contadina creava i presupposti perché i valori di natalità fossero elevati: ci volevano tante braccia per lavorare i campi, oltretutto con strumenti tecnologici inesistenti o quasi.
    Altro fattore era una mortalità infantile elevatissima, cosa che costringeva a procreare in continuazione pur di avere le braccia necessarie per coltivare i campi ed allevare le bestie.
    Il matrimonio non è stato abolito nella nostra società, anzi spesso si vedono persone che si sposano e dopo tre mesi si separano.
    Ed al diritto al divorzio non ci rinuncerei mai solo perché si procrea di meno.
    Continuate a fissarvi come ossessi su sta puttanata della monogamia, mentre non vedete che il problema dell'ipergamia, quello sì reale, è causato dalla società del consumo, dal capitalismo, dalla pubblicità, dal cinema, dal mondo della moda che creano un mondo artificiale in cui uomini e donne si proiettano credendo di poter replicare quei modelli di vita e di estetica nel loro piccolo ed insignificante mondo reale.
    Una evasione dalla realtà che causa gli sconquassi di cui parlate.

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