Intervista ad una coppia italo-polacca

Elisa, 29, è un'affascinante ragazza del Nord Italia, molto alta, slanciata e con una caratteristica chioma biondo miele lunghissima, che sfiora il bacino. Una caratteristica italiana del suo volto sono i dolci occhi castani. Marek, 26, è un ragazzo polacco che vive in Italia ormai da anni. Oggi mi parlano della loro storia, una di quelle storie fra donne italiane e uomini dell'Est che in rete sembrano semplicemente non esistere, ma che aumentano nella realtà di giorno in giorno.
 
I - Come vi siete conosciuti? Elisa, cos'ha fatto scattare in te la scintilla nei confronti di Marek?
E - Ci siamo conosciuti sul lavoro, casualmente. Appena ho visto Marek è scattato qualcosa, direi che è stata chimica, non saprei come altro definirlo. Lui lavorava e viveva al Sud però... quindi ho dovuto prendere una decisione drastica. Ho lasciato tutto e mi sono trasferita anch'io al Sud e adesso sono 3 anni che stiamo insieme e che conviviamo felicemente.
 
I - Accidenti, un passo davvero drastico! Non si può dire che le italiane non si spostano per amore! Non eri spaventata dall'idea che lui fosse straniero? Non avevi dubbi o perplessità?
E - No, fortunatamente vengo da una famiglia di vedute aperte. Non rappresento il primo caso di coppia mista nel mio albero genealogico. Inoltre trovo stupido classificare gli uomini in base alla nazionalità. Credo che bisogni valutare la persona. Di Marek mi è piaciuta la tranquillità, la simpatia, l'essere alla mano.
 
I - Marek, venendo a te, ti piace l'Italia? Non torneresti in Polonia?
M - Io sono assolutamente innamorato dell'Italia e non tornerei mai in Polonia. Anzi, chi tocca l'Italia con me ha chiuso! Amo questo paese, e amo le donne italiane!
 
E - In effetti, Marek, com'è che non ti sei scelto una bella ragazza polacca?
M - Lascia stare le polacche! Sono fredde e ciniche. Meglio le calde ragazze italiane.
 
I - Marek, e tu cos'hai trovato in Elisa di speciale?
M - Beh... guardala. Un giorno mi trovo questa valkiria al lavoro e per diversi giorni lavoriamo insieme fianco a fianco, durante una mia trasferta nella sua regione. Era così bella che mi vergognavo persino a guardarla. Poi ho iniziato a notare che lei mi sorrideva e mi sono imbarazzato ancora di più, dato che era pure più grande di me. Mi dicevo "Dai Marek, non ti deconcentrare, resta serio. E' bella e pure più grande. Non ti si filerà mai" e allo stesso tempo pensavo anche "Ma questa mi sorride pure, lo fa apposta? Cosa vorrà da me?". Alla fine ho capito e... poco dopo stavamo insieme!
 
I - Come sono i polacchi, Marek?
M - Dopo anni e anni trascorsi in Italia i polacchi non li capisco più tanto. Quando torno lì vedo tantissimi miei coetanei disoccupati e, soprattutto, senza la voglia di far niente. Io credo che se uno vuole fare qualcosa un lavoretto lo trova. Anche in Italia non è facile, io ho iniziato dai call-center, capendo subito che si trattava di sfruttamento non retribuito. Poi, casualmente direi, ho trovato il mio attuale impiego da operaio, ma non sono mai stato con le mani in mano. Inoltre i polacchi bevono un sacco. Birra, soprattutto. Altra cosa che non capisco. Perché, mi domando, ci si deve sfasciare da soli così gratuitamente?
 
I - Magari ciò dipende da disagi economici...
M - Anche ma non solo. In un certo senso il fenomeno è culturale. Comunque non coinvolge solo la Polonia o l'Est Europeo, si beve tantissimo in tutto il Nord Europa.
 
 
 
 
 

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