Nel 2023 conviene sposarsi o avere una carriera? Consigli di vita, pensieri...

 Bentornati nel mio blog, cari lettori e lettrici. Ho trascorso gli ultimi giorni - malata e chiusa in casa - a guardarmi dozzine di documentari in lingua inglese, prodotti dalla CNBC (un canale americano che parla di economia) e dalla ABC (un canale simile, ma australiano), dalla BBC e da altri, e tutti i canali di tutto il mondo occidentale concordano sul fatto che l'Occidente è scosso da una crisi economica e sociale molto profonda, causata da una congiuntura economica avversa. 

Se vi state chiedendo perché oggi tutto costa enormemente di più di due-tre anni fa, la CNBC ci fornisce le risposte: da una parte abbiamo l'inflazione, dovuta agli aumenti del prezzo del gas e della luce causati dalle sanzioni alla Russia, ma anche da manovre speculative svoltesi durante la pandemia da Covid-19, dall'altra stanno venendo al pettine i nodi causati dalla globalizzazione, dal trasferimento di molti lavori di produzione in Paesi in via di sviluppo, e dall'automatizzazione che ha distrutto molti posti di lavoro. L'Occidente è cambiato, anche se molti ragionano ancora come se fossimo negli anni '90 e l'Italia/ resto dell'Occidente fossero Paesi composti da gente che appartiene prevalentemente al ceto medio e che questo ceto medio fosse benestante. In realtà le cose sono cambiate e il ceto medio si è molto assottigliato, non solo in Italia, ma in molte parti dell'Occidente.

La domanda di oggi è dunque: conviene ancora, per una donna, rimandare il matrimonio e spendere gli anni più fertili della propria vita a tentare di costruirsi una carriera? Oppure conviene tornare a fare come le nostre nonne e cercarsi un marito provider in stile anni '50?

Beh, ovviamente la risposta non è univoca e credo che bisogni partire da una domanda iniziale: cosa vogliamo nella nostra vita? Nel nostro orizzonte ci vediamo mamme con uno o più figli oppure ci vediamo maggiormente dentro un ufficio di giorno e a uscire di sera dopo il lavoro?

Un'altra premessa da fare è che tutto questo discorso si basa sul matrimonio tradizionale, cioè quello in cui l'uomo è disposto a mantenere la moglie e la moglie fa la casalinga o si limita a svolgere qualche lavoretto extra per arrotondare. Quindi da questo discorso si escludono gli uomini che vogliono relazioni alla pari in cui tutto viene diviso equamente 50/50 e che non desiderano doversi accollare il mantenimento di una famiglia.

Dunque, premesso che la domanda si pone solo se si è state in grado di trovare un uomo provider (altrimenti il dubbio non si pone proprio), cosa conviene fare ad una ventenne nel 2023?

DATI ALLA MANO...

Oggigiorno risulta che il gap fra ricchi e poveri si è molto acuito e che le donne in grado di trovare un lavoro ben retribuito e di costruirsi una carriera per la quale valga la pena non sposarsi e rimandare il progetto famiglia in realtà sono pochi.

Lauree che permettono l'accesso a tali lavori e carriere sono quelle STEM, le lauree mediche e infermieristiche, e in parte una laurea in scienze giuridiche con superamento del relativo esame di avvocatura. Quindi, se non avete talento nello studio di facoltà importanti, quali medicina, infermieristica, giurisprudenza e ingegneria, lo scenario muta radicalmente. In peggio.

Molte laureate sono a spasso e, anche chi trova lavoro, spesso deve fare la gavetta per anni e anni, accontentandosi inizialmente di stipendi bassi, di tirocini e di contrattini di pochi mesi. Sempre che si trovi qualcosa affatto.

Ci sono una marea di giovani e meno giovani donne che si dimenano fra lavoretti in nero come barista, cameriera, commessa, donne delle pulizie e persino braccianti agricole. Benché si parli più spesso di quelle che sono riuscite a sfondare e hanno realizzato una barca di soldi grazie ad un'idea imprenditoriale o ad una professione d'eccellenza quale il medico o l'ingegnere, la realtà media non è affatto quella. Per altro a forza di raccontare le eccezioni, gli uomini hanno sviluppato una visione distorta della realtà e un senso di inferiorità verso le donne. Parlando con molti uomini ho avuto l'impressione che molti credono che la donna media sia una donna forte e in carriera, che siano tutte architette o professioniste. 

Tuttavia i dati in nostro possesso forniti dall'ISTAT rivelano una realtà diversa. Prima fra tutte: in Italia solo il 50% delle donne in età attiva risulta occupata, mentre gli uomini occupati nella stessa fascia di età sono oltre il 70%, inoltre le donne guadagnano mediamente meno degli uomini. Tenendo presente dell'esistenza del lavoro in nero, ritengo che queste statistiche vadano interpretate nel modo seguente: 1 donna su 2 ha un impiego legale, qualche altra studia, qualche altra lavora in nero, altre sono casalinghe, e mediamente hanno un reddito inferiore di circa il 30% di quello degli uomini, per altro con forti dislivelli fra Nord e Sud.

In questo contesto, direi che se la nostra prospettiva di lavoro è lavorare in nero, mezze sottoccupate o con contrattini di cavolo, non conviene rimandare la costruzione di una famiglia a quando si è prossime agli "anta", perché lì il rischio è che non si riesca più a incontrare l'uomo dei sogni che vuole una famiglia e, ammesso che lo si trovi, non è detto che riusciremo ad avere dei figli naturalmente.

Molte affermano che sposarsi giovani, senza avere una carriera alle spalle, per le donne è pericoloso. Cosa faranno se il marito le dovesse abbandonare? Ma la stessa domanda la si può girare anche alle girl boss: <<Cosa farete se avrete investito tutto sulla carriera ma la vostra azienda dovesse chiudere? >>

Entrambe le domande presuppongono la stessa risposta. Sarà il caso di cercare un nuovo marito o una nuova azienda. La differenza, davvero, è solo in ciò che si vuole ottenere. Del resto, dopo una certa età ritrovare entrambe le cose diventa sempre più difficile. Come mi diceva una mia amica russa: <<Dopo una certa età sia gli uomini che i datori di lavoro preferiscono investire nel personale giovane, che può essere formato da zero.>> Ma c'è una differenza: il matrimonio lascia de figli, che crescono e che potrebbero aiutarci quando saremo vecchie e di nessuna utilità per nessuno.

Scusate se vi sono parsa un po' pessimista, ma credo che dovremmo davvero riscoprire un po' i valori familiari e i valori dei sentimenti e del rispetto fra le persone e per i ruoli di genere.



Commenti

  1. Ma perché una cosa deve escludere l’altra? E poi proprio perché si é abbassato il potere d’acquisto in Occidente é necessario che in una coppia abbiano entrambi un lavoro decente. Oppure lo devi trovare benestante…

    RispondiElimina
    Risposte
    1. I lavori decenti quasi non esistono più e, come dicevo, poche riescono ad ottenerne uno, le donne molto meno degli uomini. Se una aspetta il lavoro decente muore senza figli, a meno che non si rassegni ad essere una mamma primipara quarantenne (io non lo farei mai). Sì, forse la seconda opzione, trovarne uno benestante o per lo meno gran lavoratore.

      Elimina
    2. Ma che intendi per decente? Dai 1.500 in su se lavorano in 2 in Italia si sta abbastanza bene. Certo dipende dove vivi, casa di proprietà o meno, ma in linea di massima si sta bene. E 1.500 euro sono lo stipendio di un qualunque operaio/impiegato/dipendente pubblico. Anzi basta un posto anche base in qualunque ministero e guadagni di più.
      Poi considerando quanto sono favorite oggi le donne in Italia più facile lo ottenga una donna che un uomo.

      Elimina
    3. In cosa sono favorite le donne in Italia? E tutti quanti lavorano in un ministero? Operai dove? Al sud vengono pagati meno.

      Elimina
    4. Un operaio/impiegato in regola 1500 li prende in qualunque parte d’Italia.

      Elimina
    5. No, Anonimo, non è così. Lo so per certo. Un mio amico lavora per una multinazionale che ha filiali sia al nord che al centro che al sud Italia. Al nord, per lo stesso lavoro, pagano gli operai 1800€, al centro 1300, al sud 900-1000€. È una vergogna.

      Elimina
    6. Mai sentita una cosa del genere. Le buste paghe sono uguali. Se poi sono lavori a provvigione o partita iva li sono altri discorsi.

      Elimina
    7. Non sono uguali, perché le donne vengono assunte di meno e con mansioni meno prestigiose e con livelli più bassi. Non hai idea di quante volte leggo in giro di datori di lavoro che si vantano di non assumere donne per paura che vadano in maternità.

      Elimina
  2. Praticamente in tutto, dalle università che le fanno pagare molto meno, quote rosa, fondi per aprire attività. Oggi essere donna é un vantaggio nel mondo del lavoro. Gli uomini per guadagnare la stessa cifra devono impegnarsi il doppio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Credo che tu non sia aggiornato. Le quote rosa per aprire le attività, almeno quando chiesi io (prima del covid) non c'erano e non c'erano neanche fondi per i giovani. Nelle università non ci sono quote rosa, anzi, quasi tutte le facoltà oggi richiedono un test di ingresso, nonostante che ci si lamenti che in Italia ci sono pochi laureati.
      Invece gli uomini vengono assunti solo loro in un sacco di lavoro ben retribuito: praticamente tutto il settore edile, dove si guadagnano bei soldi. In cantiere ci sono solo uomini, non parlo di uffici e qualche rara ingegnera una volta ogni tanto. Nelle aziende i manager sono quasi tutti uomini. Nelle officine, nei magazzini ecc. quasi tutti uomini. Le donne vengono prese di più solo nei lavori dov'è richiesta la bella presenza, tipo bariste o commesse, ma si guadagna due soldi in questi settori. Inoltre i negozi piuttosto stanno chiudendo che aprendo.
      Poi resta la questione eterna: se una ha figli e li vuole seguire personalmente, perché deve andare a lavorare per forza? Perché il marito da solo non è capace di guadagnare abbastanza? Che alzassero gli stipendi ai padri di famiglia se vogliono rilanciare la natalità.

      Elimina
    2. In alcune università se sei donna paghi meno tasse, é un fatto salito alla ribalta qualche mese fa. Nel settore edile si guadagnano bei soldi? Ma se sei il proprietario dell’azienda forse. Gli operai di certo no. Se gli uomini raggiungono posizioni più prestigiose (ed é da vedere oggi) é perché sono più bravi e si impegnano di più. A pari capacità ed impegno le donne oggi sono super agevolate in tutto.

      Elimina

Posta un commento