La parola "dinks" è un neologismo sbocciato negli anni '80, che ultimamente sta tornando allo spolvero. Si tratta di una sigla che sta per "Dual Incomes No Kids", ossia "doppio stipendio e nessun figlio".
Fino ad ora.
Qualcosa nella Terra di Mezzo ultimamente è cambiato: le grandi metropoli cinesi vedono un'esplosione di DINKS e anche di donne che rigettano il matrimonio, figurarsi l'avere dei figli. Il governo cinese di Xi Jinping è molto preoccupato da questo trend, in quanto la demografia e l'economia cinese rischiano di uscirne disastrate. Si stima, infatti, che la popolazione cinese, già in decrescita, continuerà a decrescere per tutto il secolo, seguendo lo stesso trend del Giappone, della Corea del Sud e persino di molti Paesi occidentali, i quali hanno fatto ricorso all'immigrazione per tamponare le falle demografiche generate dalla rivoluzione socio-economica post-femminista.
Il secolo cinese si avvia al tramonto, se le cose non cambiano. Del resto, la Repubblica Popolare Cinese, che era stato il Paese a detenere il titolo di Paese più popoloso al mondo, recentemente è stato superato dall'India, e, entro fine secolo, verrà superano anche dalla Nigeria.
LA RISPOSTA DEI GOVERNI ASIATICI
I governi asiatici hanno risposto diversamente da quelli europei alla minaccia della decrescita demografica troppo veloce e dell'invecchiamento massiccio della popolazione, la quale non può più contare su una base piramidale di giovani e neonati e sostenere le pensioni dei vecchi. Mentre l'Europa ha scelto di tappare le falle accogliendo immigrati da Africa e Medio Oriente, il Giappone continua a mantenere una politica migratoria abbastanza rigida e la Cina, nonostante il suo boom economico, continua ad attrarre pochi stranieri (probabilmente circospetti riguardo al governo autoritario comunista).
La Cina, assieme a Russia e ad altri Paesi ex comunisti e islamici, ha deciso di frenare l'espansione di ideologie deleterie al matrimonio e alla procreazione: femminismo della terza ora, LGBTQ e movimenti MGTOW. La Russia, ad esempio, ha bannato gli LGBTQ e ha censurato diversi siti di Redpill e MGTOW in lingua russa. Ottima idea che sinceramente anche l'Italia dovrebbe copiare, in quanto questi movimenti diffondono la misoginia e peggiorano il rapporto fra i sessi. I governi dei Paesi comunisti o ex tali, inoltre, cercano di promuovere i valori tradizionali fra la propria popolazione, puntando soprattutto alle donne.
Tuttavia, molte ragazze e giovani donne cinesi degli ambienti urbani, ad oggi risultano molto occidentalizzate negli usi e nei costumi.
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