Italiani vs rifugiate ucraine

 Allo scoppio della guerra fra Russia e Ucraina gran parte del mondo occidentale maschile ha iniziato a leccarsi le dita al pensiero che presto milioni di donne ucraine sole avrebbero lasciato il loro Paese per rifugiarsi in Europa, probabilmente cercando un pollo da spennare per sopravvivere. Ed ecco che molti incel italiani hanno iniziato a fantasticare di rimorchi di belle e disperate ragazze ucraine.

Ciò che però non si aspettavano è che queste rifugiate sono sì arrivate (in Italia sono giunti circa 160.000 ucraini), ma molte di quelle giovani e carine non erano affatto povere. Molte sono arrivate su grandi SUV neri e metallizzati, ben vestite e spesso si sono sistemate in località amene, come la Costa Azzurra, Milano o la fascia adriatica d'Italia, all'interno di comunità ucraine, talvolta con l'aiuto dei familiari già presenti in Italia. Quindi non erano né povere né spiantate. 

Inoltre è saltato subito all'occhio degli italioti allupati che queste donzelle non erano di certo tipe da accontentarsi di un piatto di minestra e di un letto caldo, anzi! Molti italiani - e italiane - sono rimasti scioccati nel vedere ucraine ostentare un tenore di vita talvolta superiore a quello degli stessi italiani. "Ma come?" si sono chiesti gli italiani "non provenivano da un Paese povero e derelitto?"

L'Ucraina è povera?


Qui sorge la prima domanda: l'Ucraina è davvero un Paese povero?

Secondo me il problema sta innanzitutto proprio nel domandarsi se l'Ucraina sia davvero un Paese povero, anziché chiedersi se l'Italia sia davvero un Paese ricco.

 Vedete, l'Italia ERA indubbiamente un Paese ricco, nel senso che era fortemente industrializzato. Inoltre nel momento in cui l'Italia era al suo apice, molti altri Paesi stavano male perché ancora sotto varie dittature (ex URSS, Polonia, Cecoslovacchia, Spagna). 

Ma... 1) L'Italia, dal duemila in poi, è stata rapidamente deindustrializzata dagli stessi imprenditori italiani, che hanno spostato le fabbriche e i capitali all'estero, con l'indulgenza e la complicità dei governi italiani di destra, a cominciare da Berlusconi, che più volte hanno consentito un ritorno di capitali in Italia attraverso varie indulgenze anche verso chi aveva evaso, in barba a chi, al contrario, aveva pagato le tasse. In altre parole, siamo stati governati da ladri e affaristi senza scrupoli, non diversi da coloro che oggi governano la Russia (di fatti Berlusconi e Putin erano amici). La politica dell'ultimo trentennio si è basata sul salvare il sedere agli amici e alle lobby più potenti, anziché a produrre progetti di lunga durata per l'Italia, che garantissero stabilità, giustizia, trasparenza, onestà e rispetto per la legge. In Italia - lo ricordo bene - era ammirato IL FURBO, L'EVASORE, IL DONNAIOLO. Ma tutto ciò corrode un Paese e lo porta allo sfacelo. Dunque, prima di chiedersi se l'Ucraina sia povera (certamente lo è rispetto alla Germania o agli USA) occorre chiedersi se l'Italia sia davvero ricca. In base a cosa valutiamo? Qual è la nostra base di partenza? Se siamo straccioni anche un impiegato delle poste ci sembra ricco.

2) La ricchezza in Italia non è ben ridistribuita. Quindi poco vale sapere che abbiamo un PIL grande se poi i soldi sono in mano a pochi monopolisti. 

Quindi non è tanto l'Ucraina ad essere finta povera, quanto l'Italia ad essere finta ricca. In Ucraina, al contrario, vi è una forte economia sommersa, dovuta al lavoro in nero ma anche alle rimesse di moltissimi immigrati. Inoltre anche le donne che si sono sposate all'estero hanno contribuito a drenare capitali da ovest ad est. È la cosiddetta ex scuola sovietica.

Perché sono le donne russe, kazake, bielorusse, moldave e ucraine a sposare gli stranieri e non gli uomini? Ve lo siete mai chiesto?

Mentre gli italiani si sentono dei figoni Latin lover se sputtanano i soldi con donne straniere all'estero, i sovietici (come ho appreso in molti anni) ragionano al contrario: è meglio mandare le proprie donne come esche, cosicché queste poi attireranno capitale. Il capitale, infatti, è maggiormente in mano agli uomini, quindi attirare uomini stranieri col marketing (= venite da noi, abbiamo donne bellissime e disponibili) significa guadagno sicuro, perché sono gli uomini che spendono per le donne e non il contrario.

 Se fossero gli uomini sovietici a portare soldi all'estero, spendendoli con donne straniere come fanno gli italiani, si avrebbe, da parte loro, una perdita economica notevole. Ma, mandando le donne o, ancor meglio, attirando turisti maschi, realmente hanno guadagnato. 

Poi ci sono le rimesse degli immigrati "normali": le badanti in Italia, le domestiche in Svezia, i muratori in Spagna e Portogallo, i tecnici in Germania. Anche questi inviano molti soldi in Ucraina.

Quindi l'Ucraina non è un Paese dove si muore di fame, anzi, ho trovato delle realtà decisamente felici. Ad esempio i parenti di mio marito possiedono delle belle ville, costruite in un momento in cui le materie prime e la manodopera da loro costavano davvero poco, messe su grazie alle rimesse delle madri emigrate all'estero. Non diversamente dalle tante ville costruite in Italia con i soldi dei nonni emigrati in America, in Brasile o in Australia.

ITALIANI VS RIFUGIATE

Leggevo i racconti di alcuni italiani che sono usciti con ragazze ucraine rifugiate di guerra e trovo che molte incomprensioni siano culturali. Ad esempio, molti italiani trovano le ucraine musone e antipatiche, nonché pretenziose. Un utente di GnoccaTravel racconta che la rifugiata con cui è uscito voleva essere portata a cena fuori in locali costosi e non di certo a mangiare una pizza o un hamburger.

L'esperta risponde:

Nella cultura ucraina gli uomini pagano, fatevene una ragione. Se questo non vi piace, dovreste uscire con le donne svedesi o tedesche, ma occhio che saranno molto meno allegre e femminili. La bellezza e l'intrigo si pagano dopotutto. Pagano in base al proprio portafoglio e, se sono ricchi, talvolta non si fanno scrupoli a mantenere anche un'amante, non tanto perché ne sono innamorati, quanto piuttosto come status symbol. Un uomo - nella cultura ucraina - non si presenta da una donna come un coglione nullatenente sperando di instaurare con lei una relazione a lungo termine. Se non si ha niente da offrire, tanto vale dirlo e limitarsi ad una passeggiata insieme o ad una botta e via. Farvi più grandi di quello che siete vi si ritorcerà contro. Potete, ovviamente, iniziare una relazione basandovi sulle panzane, ma quando lei capirà che come vostra moglie o fidanzata non può permettersi il tenore di vita che le avete prospettato, allora le cose andranno molto male. 

 Un altro italiano se la prende con l'immigrazione. A detta sua in giro si vedono sempre più italiane carine in coppia con neri, arabi e slavi. Su questo tema avevo già scritto un articolo (Perché alle italiane piacciono gli immigrati), il cui link lascio qui per coloro ai quali fosse sfuggito. 

Il punto è che non ha nessun senso prendersela con gli immigrati. Dovremmo prendercela con chi ha rovinato l'Italia e l'ha mandata in malora. I politici, i mafiosi, gli imprenditori antipatrioti, i dementi che hanno sputtanato interi capitali con donnette del night giunte dalla Romania e da Cuba,  ecc.ecc. Vedendo queste scene PIETOSE ci sta tutto che le italiane siano schifate dagli italiani e che siano aperte ad altro, a qualcosa di più serio e di più logico.

Torniamo al dialogo fra il nostro connazionale e la rifugiata ucraina. Lei ad un certo punto gli fa notare che in Italia è difficile per le donne trovare lavoro, pur avendo una laurea in mano, e che gli uomini ucraini trovano molto più facilmente un impiego rispetto alle donne perché vengono presi per fare lavori manuali.

Cara (ti chiamerò così) Svetlana, è vero! E menomale che lo fai notare agli uomini italiani che pensano di vivere in un Paese femminista pieno di pari opportunità. In Italia il lavoro scarseggia per tutti, figurarsi per le donne, che, in quanto più deboli e meno portate per i lavori manuali, non possono nemmeno riciclarsi come muratrici o piastrelliste. Mentre è vero che gli uomini ucraini trovano lavoro spesso subito. Gli ucraini, come i russi e i polacchi, sono visti come lavoratori forti, precisi, puntuali e resistenti alla fatica, dunque vengono assunti facilmente. Finisce che, quei pochi che scelgono di venire in Italia anziché in Germania o Danimarca, tutto sommato se la cavano e guadagnano anche abbastanza bene. Perché un'italiana dovrebbe disdegnare uno di loro come partner?


Inoltre e slavi e arabi sono ancora old-style e sono disposti a lavorare duramente per mantenere una moglie casalinga. Secondo me gli italiani dovrebbero rispettarli un po' di più. Ho intervistato diverse coppie miste lui slavo/rumeno/arabo e lei italiana e in tantissimi casi lei era casalinga o con un reddito basso e lui manteneva lei e i loro figli, perché infatti con gli immigrati le italiane fanno ancora i figli, per il semplice fatto che sentono di avere accanto "l'omo all'antica" che tanto "a portare il pane a casa ci pensa lui, io basta che cucino".  Quindi altro che aggredirli, dovreste un attimo aprire la mente e capire che questi uomini stanno salvando il culo di molte donne italiane e rispettive famiglie e che contribuiscono anche all'economia del Paese, sputtanata dak italiani, non dagli stranieri (o almeno, non solo). Perché molti italiani si arrabbiano quando vedono un'italiana bella con un rumeno, ma poi, quando hanno il genero o il cognato rumeno, si fanno ridipingere la casa a gratis o si fanno aiutare in campagna, ecc. ecc.?

Insomma, le cose non vanno sempre come immaginiamo e i nemici non sono sempre fuori, spesso il Paese se lo mangiano gli autoctoni stessi.




Commenti

  1. Rivedendo qualche spezzone della partita Ucraina-Italia di lunedì mi è venuto da pensare: "Ma che ci facevano a Leverkusen forse 15 o 20.000 ucraini, per lo più maschi adulti? Ma la leva? E la Patria? E Slava Ukainii?

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    1. Sicuro che erano tutti ucraini? Comunque molti uomini ucraini erano già emigrati prima dello scoppio della guerra. Sono trent'anni che emigrano e ormai ci sono anche le seconde generazioni. Prima ancora non emigravano solo perché col comunismo erano in carcere.

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