Perché alle italiane piacciono gli immigrati?

 

Tempo fa lessi una domanda sul forum AlFemminile, che domandava perché le donne italiane sposate con stranieri si unissero prevalentemente a uomini arabi, anziché a nord ed est europei. L'autrice faceva giustamente notare che la cultura italiana (cristiana, occidentale, europea) sarebbe più compatibile con quella di un nord o est europeo che con quella di un arabo musulmano. 

In questo articolo risponderò anche a tale domanda, ma desidero espandere la questione e parlare del perché, più in generale, le donne occidentali talvolta (non di rado) sposino uomini stranieri, spesso immigrati.

PERCHE' GLI IMMIGRATI PIACCIONO (O POSSONO PIACERE)?

Il primo pensiero, se si parla di immigrati, è che siano poveri e svolgano lavori umili. Ma allora perché le donne se li sposano? No, non solo le donne brutte e disperate li sposano, e questo vale sia per le italiane che per le altre donne europee. 

In base a varie interviste da me effettuate in passato e anche in base a quanto letto su internet, alle donne (o ad alcune) piace l'uomo gran lavoratore. Gli immigrati spesso svolgono lavori fisici che i locals non vogliono più fare o preferiscono fare all'estero. Ad esempio, in Italia molti muratori e operai specializzati sono stranieri, mentre i loro equivalenti italiani preferiscono svolgere gli stessi lavori in Paesi che pagano di più, come la Svizzera, la Germania o il Regno Unito. Da un punto di vista fisico, un uomo straniero può risultare anche interessante per alcuni tratti somatici non molto comuni fra i locals, ma penso che la componente hard-working sia anche molto importante. Aggiungiamo, poi, che chi lavora molto e in lavori pesanti ha spesso un fisico allenato e risulta quindi anche molto mascolino.

Questo fenomeno si nota in Italia, allorché sono le italiane a sposare gli immigrati, ma anche all'estero, quando sono le donne straniere a sposare gli immigrati italiani. Pensiamo, ad esempio, al caso della tedesca che sposa l'operaio italiano. Questo è il caso della mia conoscente Liza, una tedesca che ha sposato un italiano che lavorava in Germania come cuoco. Liza è così innamorata di Mario (nome inventato) da averci fatto ben cinque (!) figli. E vi dico, Mario non è nemmeno bello. D'altra parte una volta chattai con una ragazza lombarda che aveva sposato un cuoco moldavo e ne era innamoratissima. Ho visto lo stesso copione con muratori, bodyguard, operai, camionisti e tecnici immigrati da vari Paesi. 

Ma non è sempre facile...

Naturalmente, sia che parliate con italiani emigrati, sia che parliate con immigrati in Italia, tutti vi diranno che, per un immigrato, mettersi con una donna local non è sempre facile. Le donne potrebbero essere diffidenti oppure una percentuale di donne potrebbe scartare un immigrato in quanto dotato di poco status sociale (il che paradossalmente mette a riparo gli immigrati dalle gold-digger), inoltre gli uomini locals non saranno propriamente felici di vedersi fregare sia i lavori che le donne dai nuovi arrivati, quindi contribuiranno a screditarli sia nei media che nelle conversazioni quotidiane: credetemi, se pensate che gli uomini non provino invidia, gelosia e rivalità vi sbagliate di grosso, anzi, direi che sono persino più territoriali delle donne. E ciò vale in tutto il mondo, siamo meno diversi di quanto pensiamo!

PERCHE' I NORDAFRICANI VANNO PER LA MAGGIORE?

Gli immigrati nordafricani NON vanno per la maggiore, nel senso che non vi è nessuna particolare preferenza da parte delle italiane per loro rispetto ai moldavi, agli albanesi o ai polacchi. Ma, se si contano le presenze maschili in Italia si noterà che la stragrande maggioranza degli immigrati uomini provengono dal Nord Africa, seguiti dagli africani sub-sahariani e dagli albanesi. Alcune comunità (ad esempio quella ucraina) sono costituite quasi esclusivamente da donne. In altre parole

 le donne italiane non hanno proprio la possibilità di incontrare e conoscere tanti uomini est europei, scandinavi o latini come argentini e brasiliani. E' ovvio, comunque, che un'italiana avrebbe molto più in comune, culturalmente, con un argentino o anche con un tedesco o un ucraino che con un angolano o con un keniota. Ma l'immigrazione segue dei precisi flussi che hanno a che vedere più con la demografia e l'economia che con la cultura: attualmente ci sono molte più persone povere in Africa che in Nord Europa, e l'Africa è a sua volta più vicina geograficamente all'Europa del Sud America. Questo agevola i flussi migratori da questi Paesi. L'immigrazione, già da molte decadi ormai, segue la traiettoria sud->nord. In Europa arrivano gli africani dal sud e negli Stati Uniti arrivano gli ispanici, sempre dal sud. Qualche sociologo ha persino espresso questo concetto su tomi di tutto rispetto, chiamandolo "sud del mondo". 

<<Il flusso migratorio est->ovest >> spiega Giuliana, una donna laureata in mediazione linguistica e comunicazione interculturale << oggi si è fortemente arrestato. E' stato ai massimi livelli negli anni '90, a causa dello sfaldamento del blocco comunista e delle guerre iugoslave. Da Febbraio 2022 assistiamo ad una nuova ondata di profughi dall'Ucraina, ma si tratta principalmente di donne e bambini che pianificano di rientrare in Ucraina al termine del conflitto e non di forza lavoro che progetta di restare in Italia, come a suo tempo fecero gli albanesi e i kosovari, e in minor parte i polacchi. >>

<<Inoltre >> aggiunge Giuliana << negli ultimi anni sono emersi, economicamente, alcuni Paesi dell'ex patto di Varsavia, che oggi offrono un tenore di vita analogo a quello sud euroeo e che attraggono gli immigrati dell'Est Europa in percentuali molto maggiori di quanto facciano i Paesi occidentali. Parlo in particolare della Polonia e della Repubblica Ceca, che attraggono molti slavi dall'Ucraina e dalla Bielorussia, ma anche della Romania, che a sua volta attrae molti moldavi, anche se i rumeni e i moldavi che desiderano guadagnare di più spesso si spostano in Italia e Spagna. Se ci fate caso, i flussi migratori, in questo caso, seguono una linea di prossimità linguistica e culturale. In altre parole, gli slavi preferiscono emigrare dove si parla una lingua slava e i latini dove si parla una lingua latina. Una minima parte si spinge in Paesi più distanti e di altre aree linguistiche e solo se a tale spostamento corrisponde un salto economico notevole: è il caso di chi, ad esempio, emigra in Canada o in Australia. >>

<< Anche gli arabi preferiscono emigrare in altri Paesi arabi/musulmani >> aggiunge ancora Giuliana. << Gli Emirati Arabi, ad esempio, così come anche la Turchia, attirano molti lavoratori dal Pakistan e dall'Egitto, ma i Paesi europei spesso garantiscono un miglior welfare. >>

Infine va anche detto che, su scala globale, gli est europei, in realtà, sono pure poco numerosi. L'unica nazione popolosa è la Russia, dalle quale emigrano relativamente poche persone e principalmente donne. Inoltre i Paesi dell'Europa dell'Est tendono anche loro all'invecchiamento e al crollo demografico, a differenza di Asia e Africa che hanno popolazioni in continua crescita e anche molto giovani. Già oggi circa 1/5 di tutte le persone vive sono cinesi o indiane.

Bene, spero di aver risposto anche oggi a qualche vostra curiosità. Alla prossima!