Se vi siete mai chiesti quali siano i posti più terribili della Terra e in quali Paesi non convenga mettere piede né tanto meno spendere soldi per una vacanza (o, al contrario, Paesi in cui andare per apprezzare maggiormente quello che si ha) questa lista fa al caso vostro. Specifico che non è una lista arbitraria, in quanto io stessa non ho visitato questi Paesi, però ho fatto un'indagine su una pagina di viaggiatori italiani e su un sito internazionale e mi sono accorta che certi nomi comparivano spesso in entrambi i casi.
Ecco dunque i dieci Paesi in cui non mettere piede. Ho incluso tutti e 4 i maggiori continenti, così da non lasciare fuori nessuno. Buona lettura!
10. BELGIO
Ad ogni modo restano Paesi con un reddito pro capite altissimo, ben organizzati, con servizi efficienti e strade perfette, il che li rende in ogni caso luoghi molto più ospitali e migliori dei Paesi che troveremo più in basso nella lista, però sono di sicuro Paesi in cui conviene lavorare anziché trascorrere le ferie.
9. LITUANIA
Fra i Paesi dell'Est Europa la Lituania è certamente il peggiore. A rendere così terribile questo piccolo paese del Baltico è lo stile di vita particolarmente noioso e deprimente. Non a caso è il Paese col più alto tasso di suicidi al mondo, e, negli anni fortunati, non ha mai smesso di piazzarsi fra i primi dieci di questa triste classifica. La vita del lituano medio consiste nel solo tragitto casa-lavoro-chiesa. A complicare le cose, c'è il fatto che pochissimi lituani parlano inglese, però molti di loro non vogliono parlare russo con i turisti che conoscono questo idioma per motivi nazionalisti, e così spesso il turista si trova in serie difficoltà, in un Paese depresso e deprimente dove persino al bar, pagato il conto, è difficilissimo scambiare quattro chiacchiere con la gente del posto. La vita culturale è scarsa, così come sono scarsi gli eventi mondani. Per chi ama il Baltico viene consigliata molto di più la vicina Estonia.
8. STATI UNITI
Sembra stranissimo da dire, ma molti viaggiatori italiani e stranieri hanno avuto problemi nel Paese più ricco del mondo. Il difetto maggiore degli Stati Uniti sono le forze dell'ordine a cui, secondo i viaggiatori che ci sono stati, è stato lasciato dal governo un troppo ampio spazio di manovra che rende poliziotti e personale della dogana scorbutico se non proprio abusivo. Diversi turisti hanno riferito di essere stati detenuti per un periodo più o meno lungo dalle forze dell'ordine - talvolta già in aeroporto - ingiustamente e senza un valido motivo. L'atteggiamento dei poliziotti era sempre arrogante e inquisitorio. Anche il cibo è di scarsa qualità, dato che moltissimo cibo disponibile è industriale e la maggior parte dei ristoranti sono fast food. Fra i vari Stati degli USA vengono disprezzati soprattutto il Texas e il Nevada: stati troppo caldi al punto da rendere difficoltosa anche una semplice passeggiata, razzismo dilagante soprattutto nei confronti delle persone di colore e dei latinos, paesaggio brullo e... Gente che gira armata! In alcune città è praticamente impossibile prendere un taxi di notte senza trovare, accanto al tassista, un aiutante armato di pistola. Insomma, sicuramente non è un bel posto dove gironzolare con la famiglia, mangiare sano e sentirsi rilassati.
6. EMIRATI ARABI
Nonostante la fama acquisita negli ultimi anni da questo ricchissimo Paese arabo, molti visitatori sono tornati a casa con un'idea negativa del Paese e con un senso di delusione nell'anima. Nonostante la ricchezza del Paese, infatti, permane in esso una cultura monarchica estremamente classista. Uno sceicco può approcciare uno straniero o un povero e umiliarlo senza che questi possa fare alcunché. Ad essere a rischio sono soprattutto i lavoratori indiani, pakistani e bengalesi, che vengono sfruttati in condizioni semi-schiavistiche. Sono infatti proprio loro ad aver costruito i grattacieli e le isole artificiali degli Emirati, tuttavia non godono praticamente nessun diritto sindacale. I prezzi sono ovunque altissimi e il Paese appare plastico e finto. Il discorso vale anche per i Paesi limitrofi: Qatar e Kuwait, anch'essi abbastanza sconsigliati dai viaggiatori che ci si sono avventurati. Per le donne caucasiche la situazione è ancora peggiore, in quanto, soprattutto in Kuwait, ci sono stati casi in cui alcune donne bianche sono scomparse nel nulla e per sempre e le autorità non hanno mosso un dito per ritrovarle. Le enormi ricchezze, insomma, non compensano affatto la mancanza di diritti umani e dei diritti femminili di questi Paesi, dove per altro perdurano leggi molto arretrate nei confronti delle donne. Le donne, ad esempio, ancora non possono guidare se non scortate da un uomo e in alcune ore specifiche, inoltre le donne emirate indossano il niqab, l'abito nero tradizionale che lascia scoperti solo gli occhi, annullando l'identità delle donne sotto di esso.
6. EGITTO
Il problema dell'Egitto sono le molestie da parte della gente locale che non lascia in pace il turista e tenta di spillargli soldi in qualsiasi modo non appena egli mette piede fuori dall'albergo. Per le donne la situazione è anche peggiore, in quanto molti egiziani molestano le donne straniere, soprattutto quelle caucasiche: infatti le donne egiziane sono solite andare in giro coperte da capo a piedi di nero. Molte indossano il niqab e per un occidentale non musulmano tutto ciò lascia un'impressione molto negativa. Anche a livello di ambiente l'Egitto, con buona pace dei faraoni, risulta un Paese molto sporco e inquinato, soprattutto la capitale Il Cairo. Purtroppo molti turisti dichiarano di aver avuto problemi intestinali per tutta la durata della loro permanenza e, talvolta, sono continuati a star male anche una volta tornati a casa per altre settimane.
5. THAILANDIA
La Thailandia è descritta come un Paese in cui manca totalmente la moralità. Se nei Paesi arabi le donne si bardano completamente, in Thailandia si sperimenta l'esatto opposto. E' facile trovare donne in vendita nei locali, messe addirittura in vetrina, ma è altrettanto facile essere fermati per strada per ricevere proposte a passare la notte con qualche ragazza, o addirittura con prostitute bambine! La stessa cosa è stata detta per la Cambogia, che risulta ancora più povera e corrotta della Thailandia e, quindi, ancora più deprimente.
Il tutto sembra per altro essere socialmente accettato. Una donna che non vuole lavorare e vuole fare soldi facili si darà alla prostituzione, la quale è un'attività ampiamente praticata sia in Thailandia che in Cambogia. Quest'attività rappresenta anche un modo per sopravvivere per intere comunità, infatti sia in Thailandia che in Cambogia vi sono minoranze discriminate che, tergiversando in condizioni economiche particolarmente avverse, non esitano ad indirizzare le figlie alla prostituzione. Spesso le donne intraprendono quest'attività volontariamente, spennando i turisti non appena essi scendono dall'aeroplano.
4.. COREA DEL NORD
Non sembra poi così tanto sorprendente. L'ultimo Paese comunista sulla faccia del pianeta è una vera e propria gabbia a cielo aperto immersa in una realtà parallela rispetto al resto del mondo. Al turista straniero vengono immediatamente assegnate 3-4 "guide", che altro non sono che spie/controllori che per tutto il viaggio mostreranno al viaggiatore solo le cose che il governo vuole far vedere. Queste guide seguiranno il viaggiatore anche dentro l'albergo, lasciandogli pochissimo spazio per la privacy. Molti posti restano inaccessibili. Inoltre per tutto il viaggio queste guide glorificheranno il comunismo, spiegando quanto sia malvagio e brutto il capitalismo. I nord coreani vivono nella menzogna, a loro viene raccontata una storia diversa dalla realtà, i fatti storici vengono manipolati a favore del regime e, ovviamente, le persone non possono lasciare il Paese. La Corea del Nord è, inoltre, altamente militarizzata e pronta alla guerra contro l'Occidente e, soprattutto, contro la Corea del Sud.
E adesso scopriamo i Paesi davvero sconsigliati ai turisti dagli altri viaggiatori, i Paesi che hanno deluso di più... Ecco la nostra top 3!!!
3. GAMBIA
Vari Paesi africani vengono sconsigliati ai turisti da chi c'è stato. Il Gibuti, la Somalia, il Kenya e la Repubblica Centroafricana compaiono spesso nella lista, ma il Gambia viene citato ancora più spesso. Il Gambia è diventato meta di turismo sessuale femminile, con donne bianche di mezza età che reclutano giovani ragazzi del posto per i loro intrallazzi amorosi. Il Gambia è un Paese poverissimo, molto più povero di tanti paesi asiatici e anche africani. I negozi sono spesso vuoti e le persone passano il tempo incontrandosi da qualche parte - di solito in qualche stradina - con gli amici. E' difficile anche reperire del cibo, ad eccezione di riso, pinoli e pesce. Anche i viaggiatori devono sottostare a questa dieta povera, salvo rare eccezioni. Paesi analoghi sono il Gibuti e il Kenya. La Somalia merita di essere menzionata in quanto può essere un posto davvero stressante per le donne. In Somalia è ancora ampiamente praticata la mutilazione genitale femminile, poiché una donna integra viene considerata non maritabile. I somali considerano uno spreco di risorse far studiare le donne, che vengono costrette alla mutilazione genitale, a nozze precoci e ad indossare l'hijab, un velo che copre capelli e collo. Ovviamente anche la Somalia è un posto poverissimo.
2. MAROCCO
Il Marocco non differisce molto dall'Egitto, ma le persone dichiarano di essersi trovati ancora peggio e il Marocco è spesso menzionato fra i paesi in cui le persone che ci sono state non vogliono tornare. Oltre all'appiccicosità dei marocchini, che si attaccano ai turisti cercando di vender loro oggettini, un altro problema del Marocco, e soprattutto di Marrakech, sono le stradine della medina assolutamente labirintiche, nelle quali il turista rischia facilmente di perdersi, venendo a sua volte "soccorso" da marocchini che cercando di "vendergli" il percorso d'uscita. Talvolta le persone, smarrite, si ritrovano praticamente dentro la casa di qualcuno, prima di riuscire a venire fuori da quel labirinto. Ovunque si trovano anche donne che tentano di fare tatuaggi all'hennè alle turiste in cambio di soldi, talvolta queste tatuatrici - che per altro lavorano senza garanzie igieniche - si fiondano addosso alle turiste, afferrando loro mani e polsi anche contro la loro volontà. Infine, svariati turisti hanno raccontato esperienze molto negative ai danni di donne caucasiche, soprattutto nord europee, che venivano molestate in maniera molto pesante dagli uomini del posto, rischiando quasi uno stupro in piena regola dentro uno di questi vicoletti.
1. INDIA
L'India vince il primo posto di questa triste classifica. Il problema dell'India è la sporcizia. Molti turisti hanno subìto malesseri e dissenteria. Le città sono sporchissime e sovraffollate. La polizia è assente o comunque non interviene per risolvere i problemi, poiché la corruzione è dilagante e la polizia è spesso coinvolta. Gli animali pascolano liberamente nelle stradine di città, riempiendole di odori e feci, le condizioni igieniche sono inenarrabili. Molte persone sono andate in India perché attratte dalla cultura induista e dalla spiritualità del Paese, ma sono tornate molto deluse. Mancano alcuni diritti umani fondamentali e la società è ancora divisa in caste, un ordine sociale scioccante per un occidentale abituato a democrazia, eguaglianza e mobilità sociale.
E voi? Ci sono posti dove non tornereste mai più? Oppure, avete visitato uno dei Paesi della lista ma provando un'impressione diversa? Scrivete le vostre impressioni nei commenti!
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