Conversioni di massa all'ortodossia: cosa sta accadendo negli USA.

 Qualcosa di inaspettato, sfuggito alle previsioni di analisti, sociologi e politici sta accadendo negli Stati Uniti: nel Paese esportatore del modello di vita capitalistico e consumistico, dove le libertà personali sono sacrosante e dove l'edonismo sembra imperare, dove ogni anno il numero di cristiani che diventano atei sale inesorabilmente, una confessione cristiana è invece in crescita e segna un punto positivo sulla tabella.

Non si tratta di una chiesa che offre ai seguaci un percorso spirituale facile e poco impegnativo, non si tratta di una confessione progressista, non è per nulla come le megachiese evangeliche, diventate celebri per le sue messe che assomigliano più a show televisivi e concerti rock. Si tratta della Sacra Chiesa Ortodossa, la più antica, la più autentica, la più tradizionalista, la più immutata nel tempo e la più fisicamente impegnativa fra tutte le chiese cristiane. La conversione all'ortodossia rappresenta un autentico ritorno all'antico, un desidero di ritorno agli albori del cristianesimo, alla parola di Cristo così come essa è stata pronunciata, senza ritocchi, senza rivisitazioni teologiche. Duemila anni di tradizioni ininterrotte. Una religione nella quale i fedeli devono assistere alle messe, spesso lunghe due ore, in piedi, dove ci si prostra di fronte alle icone e dove uomini e donne sono invitati ad aderire ad un preciso codice di abbigliamento immutato da duemila anni: capo scoperto gli uomini, velo e gonna le donne. Niente vestiti casual, niente adattamento ai tempi moderni. Sono i fedeli che devono adeguarsi alla chiesa, non il contrario. 

Secondo un sacerdote e teologo ortodosso, Dio è sempre lo stesso da Duemila anni, l'uomo è sempre lo stesso, i suoi bisogni sono sempre gli stessi, e dunque anche la chiesa deve restare sempre la stessa. E questo principio oggi si sta rivelando vincente. 

Cosa sta avvenendo? E perché?

Nessuno se lo sarebbe aspettato, ma la chiesa cristiana più antica di tutte è tornata a crescere dopo una lunga fase nella quale il comunismo in est Europa e il consumismo post-sovietico sembravano aver relegato la Santa Ortodossia ai libri di storia. 

Orde di giovani, soprattutto uomini millennial e zoomer con un'istruzione medio-alta, spesso informatici, ingegneri e fisici, persone razionali e istruite dunque, si stanno convertendo alla fede ortodossa, giungendovi sia da altre confessioni cristiane, sia riscoprendo il cristianesimo dopo un periodo di ateismo. 

Sono soprattutto gli uomini ad interessarsene e a richiedere la conversione, uomini per i quali la società odierna non offre più stabilità, regole chiare e imperiture, un ordine sociale immutabile e la contemplazione del sacro.

Secondo molti neoconvertiti, le chiese attuali, soprattutto quelle protestanti, sembrano solo diramazioni religiose del Partito Democratico americano: il loro focus è completamente indirizzato all'accoglienza indiscriminata di fedeli e al progressismo sociale, con ampie aperture nei confronti degli omosessuali e delle minoranze. Tuttavia, molti cristiani sentono che le chiese moderne protestanti hanno smarrito del tutto il senso del sacro e della trascendenza, e sono come club le cui porte sono aperte a tutti. Essere popolari è diventato più importante che essere nel giusto.

 La chiesa ortodossa, tuttavia, non la pensa così. Non si adegua ai tempi, non cambia idea ogni dieci anni rincorrendo i trend del momento. Lei è sempre la stessa da oltre duemila anni, e ha sconfitto più volte i tentativi di islamici, ottomani, comunisti e capitalisti di distruggerla. 

Per diventare ortodosso, non sarà la chiesa a cambiare per adattarsi a te: sei tu che devi cambiare per entrare all'interno del suo recinto sacro, le cui regole rigide e fisse ne rappresentano la difesa dalla confusione del mondo esterno. A molti giovani uomini, cresciuti senza regole chiare e in una società in costante mutamento e precaria, il senso di sfida, l'immutabilità e lo sforzo richiesto dalla Chiesa Ortodossa piacciono. 

Ed ecco il risultato. Sebbene siamo lontani dai numeri sensazionali sbandierati da alcuni youtuber (ad oggi, negli USA, non ci sono affatto un milione di cristiani ortodossi), è però vero che il numero di fedeli ortodossi americani è cresciuto del 200% o anche del 300% negli ultimi quattro anni. 

 Il numero complessivo di fedeli sfugge: a detta degli stessi sacerdoti ortodossi, mancano tabelle chiare di conteggio dei fedeli, anche perché la chiesa ortodossa è ramificata in molti sottogruppi nazionali, ad esempio la chiesa ortodossa greca, la chiesa ortodossa rumena, la chiesa ortodossa armena, e così via, il che rende periglioso svolgere il calcolo preciso e incrociare i dati. Si stima comunque che potrebbero esserci diverse centinaia di migliaia di cristiani ortodossi negli Stati Uniti. Ciò che più conta, però, non è il numero netto, ma il trend. La Sacra Ortodossia cresce, i battesimi di adulti si attestano a 5 al mese per chiesa, contro una media di 5 l'anno prima del 2020. Ciò si traduce in difficoltà logistiche per intere parrocchie: alcune chiese, che prima ospitavano solo una ventina di fedeli, spesso anziani, per la messa della Domenica, oggi ne ospitano oltre cento, con un'età media molto più bassa che in passato, quando il futuro della chiesa ortodossa sembrava essere il rintocco a morte delle campane.

 A volte le chiese non hanno abbastanza spazio, non hanno abbastanza parcheggi, sono costrette ad affittare piazzali per aumentare i parcheggi, o a costringere i fedeli in navate brulicanti di persone. Molti si chiedono se il trend continuerà o se si rivelerà una moda momentanea, ma, nel frattempo, faccio un grande in bocca al lupo agli ortodossi, auspicando che anche in Italia vi sia presto una riscoperta del cristianesimo orientale. 



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