Zelensky è corrotto? Dovrebbe dimettersi?

 Normalmente non mi piace scrivere di politica su questo blog, nato più che altro per parlare di differenze culturali fra russi e italiani. Tuttavia, dopo tre anni e mezzo di guerra, in Ucraina iniziano ad esserci le prime proteste contro il governo di Zelensky e mi pare d'uopo scrivere qualcosa a riguardo.

Che cosa è accaduto.

Zelensky, circa due giorni fa, ha firmato una legge che accentra ulteriormente i poteri del presidente, il quale da ora avrà il pieno controllo sui due organi nazionali anti-corruzione fortemente voluti dalla UE ai tempi della presidenza Poroshenko, come prerequisito indispensabile per l'accesso all'Unione Europea.

Il pretesto scelto dal governo ucraino per giustificare la legge è stato che all'interno dei due organi anti-corruzione ucraini sarebbero state scovate delle spie russe.

Rido amaramente, giacché ormai da diverso tempo ho notato che in Ucraina tutto è giustificato in nome della russofobia e della caccia al russo cattivo. Basta contraddire un solo punto dell'operato del governo (che rappresenta pur sempre una fetta di oligarchi, per quanto filo-europei) per essere accusati di essere filorussi, in una specie di caccia alle streghe contemporanea in salsa slava.

Ma, anche prima di questo episodio, sono avventi altri fatti che mi hanno iniziato a far alzare le antenne. Ad esempio, da diversi profili online ucraini ed ebrei sono venuta a sapere che l'Ucraina sta continuando con gli arruolamenti forzati di uomini ucraini, fermati per strada, malmenati e caricati su dei furgoni contro la loro volontà per essere spediti al fronte. Naturalmente nessuno di questi è il figlio di un oligarca o di un ricco. La maggior parte di questi rapimenti avviene - sempre secondo le mie fonti, che non voglio citare per non metterle di mezzo - in contesti rurali, fuori dalle città più in vista dagli occidentali (per intenderci, niente Kiev, Leopoli o Odessa). Per trovare tali video consiglio di usare l'hashtag #bussificazioni o #busification, un termine che in slang indica la pratica di caricare forzatamente degli uomini sui bussini militari.

Oltre a ciò le mie fonti mi mostrano anche dei video di ciò che avviene dopo la bussificazione: una volta nei centri di reclutamento, questi uomini verrebbero sottoposti a torture fisiche e psicologiche, come essere svegliati nel sonno, essere privati di cibo o essere lasciati in un angolo  per giorni con una palla al piede, fino a che non cedono e non accettano di firmare il documento in cui si arruolano come volontari per la guerra. Tuttavia i media occidentali sono restii a parlare di queste pratiche e tendono ad evitare il tema o a giustificarlo come una necessità di guerra (tuttavia nessun Paese europeo/alleato ha finora inviato truppe in Ucraina per supportare il Paese non solo a chiacchiere e moralismi, ma con i fatti).

Bisogna anche ricordare che dal 24 Febbraio 2022 l'Ucraina ha introdotto la legge marziale, in accordo alla quale i cittadini ucraini maschi di età compresa fra i 18 e i 60'anni non possono lasciare il Paese. In altre parole, gli ucraini sono ostaggi nel loro stesso Paese. Per fare un confronto, la Russia - che secondo i media occidentali dovrebbe collassare economicamente entro il 2026 - già da tempo ha rimosso la legge marziale e si affida a reclute volontarie, che, in qualche modo, riesce ancora ad attrarre.

Ulteriori scandali pregressi riguardano la scoperta e l'arresto di funzionari medici ucraini, che avrebbero preso tangenti per milioni di euro in cambio del rilascio di falsi certificati medici a cittadini ucraini abbienti e desiderosi di eludere la chiamata alle armi.

La controversa legge, quindi, arriva come schiaffo finale alla popolazione civile, stremata da quasi quattro anni di guerra, dopo che questa è stata vessata in ogni possibile maniera da un governo che, ricordiamolo, fu eletto per far terminare la guerra contro la Russia e scardinare la corruzione dilagante nel Paese, dopo la presidenza di Poroshenko che aveva avviato le prime riforme anticorruzione, ma a sua volta era stato coinvolto in scandali di corruzione e affari con i filorussi.

La stessa Euromaidan fu fatta per protestare contro la corruzione dilagante nel Paese. 

Ma, ad oggi, vediamo ancora molta corruzione in Ucraina, tanto che persino il sindaco di Kiev, Klitschko, ha dichiarato diverse volte che:<<L'Ucraina ormai puzza di autoritarismo.>> La risposta del governo? <<Anche Kiev puzza di corruzione. Ci risulta che la giunta comunale abbia fatto costruire un ramo della metropolitana che arriva proprio nel quartiere di lusso di alcuni oligarchi amici di Klitschko. Quindi stia zitto.>>

Nessuna scusa, nessun accenno ad alcun intento di risolvere la questione dialogando col sindaco di Kiev (del partito di Poroshenko).

LA MIA OPINIONE

Pur non essendo filorussa, trovo che l'Euromaidan abbia portato solo disgrazie a quel Paese, dato che Stati Uniti ed Europa non sono riuscite a difendere e far vincere l'Ucraina in pochi mesi/un anno. La Russia, anzi, anche se lentamente e con moltissimi morti sul campo, avanza e riesce ancora a reclutare soldati dalle sue colonie o dai Paesi amici (si pensi, ad esempio, ai coreani, ma anche ai volontari dai Paesi devastati in passato dalle guerre occidentali). L'Ucraina ha perso completamente lo slancio per organizzare una controffensiva che liberi il Donbass dagli occupanti russi e deve ricorrere a metodi brutali per reclutare nuovi soldati.

In questo scenario, in cui non conosciamo la vera opinione del popolo ucraino (online ci sono molti profili ucraini fake di propagandisti che parlano a nome della collettività) giacché in tempo di guerra non si fanno elezioni, la cosa migliore per l'Ucraina per ripristinare la fiducia del popolo nelle proprie istituzioni sarebbe creare un governo di unità nazionale, inglobando nei processi decisionali anche le opposizioni. Ricordiamo che il principale oppositore politico di Zelensky, Petro Poroshenko, è stato pesantemente sanzionato come fosse un oligarca russo. Una mossa spiacevole, che ha il sapore della vendetta politica.



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